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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Copertino

“Smettila di parlare dell’ospedale”, parte l’aggressione. Denuncia del Pc a Copertino

Il segretario provinciale Scarpa racconta l’increscioso episodio di cui è rimasto vittima l’esponente cittadino Maiorano: intimidito verbalmente e strattonato in strada da due individui

COPERTINO - Tensioni e anche aggressioni in quel di Copertino denunciate con forza dalla Federazione provinciale del Partito Comunista ai danni di un attivista locale. La segnalazione arrivata direttamente dal segretario provinciale del Pc, Andrea Scarpa, che parla di un increscioso episodio che avrebbe visto sfortunato protagonista Vito Maiorano, esponente copertinese del partito.

La sua unica colpa quella di fare attivismo politico e di condurre la sua personale battaglia a favore del rilancio dell’ospedale San Giuseppe da Copertino. Ma per qualcuno, in contrapposizione forse con le esternazioni e le prese di posizione reiterate di Maiorano, su quell’argomento si sarebbero spese “troppe parole”. E ancor peggio qualcuno avrebbe cercato, con metodi poco ortodossi e addirittura violenti, di far comprendere all’esponente copertinese la necessità di zittirsi.

"La smetti di ca…re il ca..o sull'ospedale?" sarebbe stata l’intimidazione verbale, in dialetto locale, rivolta a Maiorano da un paio di soggetti che lo hanno raggiunto per le vie del paese. “Due uomini con la mascherina e la targa oscurata da una busta nera devono averlo pedinato per poi porgergli l'invito a lasciare perdere la lotta per l'ospedale” riferisce il segretario Andrea Scarpa, “e alla risposta negativa di Maiorano, c’è stato il tentativo di aggressione che per fortuna si è risolto con nulla più che una camicia strappata. Non conosciamo l'identità degli aggressori” conclude il segretario provinciale del Pc, “ma di una cosa siamo sicuri: la nostra lotta continua contro qualunque ostacolo alla sanità pubblica ed al bene del popolo lavoratore”.

Da tempo il partito comunista di Copertino sta portando avanti la sua personale battaglia sull’ospedale San Giuseppe da Copertino il quale, secondo Maiorano e i militanti, sarebbe ormai “danneggiato dalle scelte politiche che hanno visto tagli e negligenze verso diversi nosocomi della Puglia”.

Per questo dal Partito Comunista si rammenta che, ad oggi, “troppi membri del personale sanitario non sono ancora rientrati dopo essere stati dislocati in altri centri per via del Covid, che il personale della Compass, multinazionale britannica che si occupa della mensa, è ancora in grande difficoltà visto che i posti letto sono più che dimezzati e si lavora solamente dalle 3 alle 6 ore a settimana. E ancora Copertino rimane, senza terapia del dolore, Cup e servizio analisi esterno, senza terapia intensiva, senza i respiratori donati dalla Bcc di Leverano, e trasferiti al Dea, senza i soldi raccolti dall'associazione di Alessandra Amoroso, e versati a Galatina e senza i soldi raccolti grazie all'impegno di Giuliano Sangiorgi”.

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