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Spiaggia libera con servizi e piano coste: dopo ricorso al Tar la Regione da l’ok al Comune

Riesaminata la valutazione del Piano comunale delle coste di Galatone adottato nel marzo del 2019 e bocciato dall’ente regionale per la previsione di una concessione per spiaggia libera con servizi. Condivise le censure contenute nel ricorso

GALATONE - Un’unica spiaggia libera con servizi da assegnare in concessione e il resto del litorale affidato alla libera fruizione con la predisposizione di passerelle in legno per garantire l’accesso alla scogliera e al mare. Queste in sostanza le previsioni del Piano comunale della coste approvato dalla giunta comunale di Galatone nel marzo dello scorso anno e rimesso alle valutazioni dell’ente regionale.  In un primo momento la Regione Puglia, pur esprimendo formalmente un parere favorevole, nella sostanza, bocciava il piano dell’amministrazione galatea, prescrivendo che non poteva essere rilasciata la concessione demaniale per la spiaggia libera con servizi, unico sito concedibile previsto dalla pianificazione comunale.

L’amministrazione comunale retta dal sindaco Flavio Filoni, convinta della assoluta legittimità delle previsioni contenute nel suo piano coste, con il godimento del bene da parte della collettività e al contempo un adeguato sviluppo socio-economico, rivolgendosi all’avvocato Paolo Gaballo congiuntamente all’avvocatura comunale, ha deciso di impugnare la determinazione regionale al Tar di Lecce. Ricevuto il ricorso, la Regione Puglia ha rivisto la sua decisione e ieri ha emanato una nuova determinazione che consente il rilascio della concessione della spiaggia libera con servizi definendo quindi un nuovo parere favorevole all’atto adottato dal Comune.

Il Comune di Galatone come ricordano l’avvocato Gaballo e l’assessore all’urbanistica, Caterina Dorato, è uno dei territori costieri del Salento, con un breve tratto di costa roccioso che si affaccia sul mar Ionio, caratterizzato dalla bellezza della “Montagna Spaccata”. Quel tratto di costa, da anni, purtroppo, subisce una situazione di abuso e degrado determinato dall’uso incontrollato da parte dei numerosi turisti che lo frequentano e dall’assenza di qualsiasi struttura che agevoli l’accesso al mare e garantisca la manutenzione, i servizi minimi e la pulizia del litorale.

Per salvaguardare e valorizzare tale scorcio di natura, non essendo possibile e giusto inibirne l’accesso al mare, sottraendo alla collettività quel suggestivo tratto costiero, il Comune, con la deliberazione del 28 marzo 2019, ha adottato un proprio Piano delle coste, che individuava al centro del litorale un sito concedibile per spiaggia libera con servizi al fine di garantire pulizia, servizi e manutenzione per l’intero tratto costiero. Il resto del litorale veniva lasciato alla libera fruizione mediante la previsione di una serie di passerelle in legno.

Con una  la determinazione del 31 gennaio scorso, il dirigente del dipartimento ecologia e paesaggio, Servizio Via e Vinca della Regione, pur esprimendo formalmente un parere favorevole al Piano comunale delle coste, nella sostanza, lo bocciava, prescrivendo che non poteva essere rilasciata la concessione demaniale per la spiaggia libera con servizi. Ad avviso del dirigente regionale, tale previsione avrebbe potuto incidere su un habitat che interessava il tratto di costa. Da qui la decisione del Comune di impugnare la determina regionale dinnanzi al Tar.

Nel ricorso gli avvocati Gaballo e Casarano evidenziavano non solo una “manifesta illogicità ed irrazionalità della decisione regionale”, ma anche la violazione della normativa comunitaria e regionale in materia paesaggistica evidenziando, altresì, che le previsioni del Piano coste avrebbero garantito un accesso controllato degli utenti della costa, limitandone e veicolandone il numero secondo percorsi e luoghi prestabiliti, l’eliminazione dei veicoli in sosta sulla scogliera, la costante pulizia della stessa e la raccolta ordinata e differenziata dei rifiuti degli utenti, in tal modo tutelando in concreto le biodiversità oggetto del Sito di interesse comunitario.

Ricevuto il ricorso, il dirigente regionale, dapprima, avviava, in autotutela, l’iter di riesame della sua precedente decisione e, dopo aver ricevuto delle integrazioni documentali e svolto una conferenza di servizi con il legale incaricato dal Comune ed il tecnico redattore del piano comunale delle coste, ha emanato una nuova determinazione che consente il rilascio della concessione della spiaggia libera con servizi e dà il via libera al piano adottato dal Comune. Ora, l’iter del piano coste di Galatone potrà proseguire spedito verso l’approvazione definitiva che consentirà finalmente la valorizzazione e, nel contempo, la tutela del tratto di costa. Soddisfazione per l’esito della vicenda è stata espressa dall’amministrazione di Galatone e dall’avvocato Gaballo.

“Siamo convinti che il nostro tratto di costa necessita di essere tutelato e valorizzato, e da queste considerazioni siamo partiti quando abbiamo immaginato e pensato il nostro Piano coste” commenta l’assessore Caterina Dorato, “ecco perché con la delibera di giunta del marzo 2019 abbiamo adottato un Piano coste che mira alla protezione dell’ambiente naturale e al recupero di un tratto di costa che ormai da anni versa in una condizione di degrado. Un piano che al contempo si pone come obiettivo lo sviluppo socio-economico dell’area costiera, uno sviluppo di qualità e sostenibile, ovvero la promozione e la fruizione della costa in armonia con il contesto e con la natura del luogo. Per raggiungere questi obiettivi abbiamo individuato al centro del litorale un sito concedibile per spiaggia libera con servizi al fine di garantire pulizia, servizi e manutenzione per l’intero tratto costiero. Il resto del litorale viene lasciato alla libera fruizione mediante la previsione di una serie di passerelle in legno”.

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