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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ss 275, Provincia chiede proroga per il parere. Quinto: "I nodi restano"

Il voto vincolante degli enti locali coinvolti, sostiene il legale, può venire solo dagli organi consiliari e non da sindaci o presidente

LECCE – L’esperienza del passato potrebbe non essere servita a nulla. È quello che teme l’avvocato Pietro Quinto in relazione all’ampliamento della Ss 275 (Maglie-Leuca), opera legata a un enorme contenzioso terminato con l’intervento di Consiglio di Stato e Autorità Nazionale Anti Corruzione a determinare l’illegittimità della gara e l’annullamento dell’intero procedimento.

Il legale, infatti, aveva di recente espresso tutte le sue perplessità sulle modalità di espressione del voto vincolante della Provincia e dei Comuni interessati sulla bozza di parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il riferimento è alla lettera con la quale il presidente della Provincia, Stefano Minerva, aveva il 15 maggio comunicato il proprio assenso anche “anche a seguito di consultazione per le vie brevi dei comuni interessati”.

Oggi da Palazzo dei Celestini è partita una seconda missiva con la quale si conferma, in sostanza, il contenuto della prima ma si chiede una proroga di dieci giorni per specificare meglio il voto che è di competenza tanto della Provincia quanto dei Comuni. Per Quinto, però, i problemi restano gli stessi: la bozza di parere si riferisce a un progetto che non può essere considerato quello definitivo, secondo quanto chiarito dallo stesso Consiglio Superiore. Di non minore importanza la carenza, nella versione attuale,  dei pareri del ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Ambiente. Il secondo nodo irrisolto risiede nella necessità, sostiene Quinto, che siano in ogni caso gli organi consiliari di Provincia e dei Comuni gli unici legittimati a esprimere un parere vincolante.

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