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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nanotecnologie per conservare la statua di Sant'Oronzo: intervento test

Martedì mattina, nell'androne di Palazzo Carafa dove la scultura del patrono è "ricoverata", si mette in pratica l'innovativa metodologia

LECCE – Per dimostrare che il trattamento conservativo con nanotecnologie possa essere utile al restauro della statua di Sant’Oronzo, martedì mattina sarà condotto un intervento su una porzione della stessa.

Ray Bondin, ambasciatore emerito dell’Unesco che ha proposto l’utilizzo dell’innovativa metodologia, commenta così:  “Dopo aver testato i prodotti, nelle prossime settimane sarà ultimato il restauro conservativo e grazie alle nanotecnologie siamo sicuri che la statua potrà essere adeguatamente tutelata. Sono molti i monumenti che avrebbero bisogno di interventi conservativi. Un sito ben salvaguardato  è anche un volano per il turismo”.

Come noto, la statua di Sant’Oronzo, patrono di Lecce, dal 30 gennaio si trova nell’androne di Palazzo Carafa per un trasferimento necessario alla realizzazione del restauro. Lasciarla sulla colonna, in piazza Sant'Oronzo, non era un'opzione praticabile considerata la delicatezza degli interventi da fare.

“Abbiamo effettuato diversi sopralluoghi – ha dichiarato Sabrina Zuccalà, amministratore dell’impresa incaricata, la "4ward 360" - per verificare la reale condizione della statua al fine di avere più informazioni possibili e porre i presupposti ideali per intervenire in maniera precisa su tutte le porzioni del monumento. I formulati prodotti da dalla nostra azienda sono assolutamente ecologici, biologici e atossici. Anche in questo caso sono stati studiati specificamente dai propri laboratori sulla base delle informazioni contenute nella scheda tecnica dei prodotti utilizzati per il restauro della statua del santo”.

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