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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Messaggio di don Coluccia e del comandante delle Unità forestali

Taglio del nastro e cultura ambientale: riapre il centro naturalistico di San Cataldo

Inaugurato dopo la ristrutturazione il nuovo centro visitatori della riserva statale della marina gestito dai carabinieri forestali che riapre al pubblico. Presenti autorità e i ragazzi della scuola primaria Stomeo-Zimbalo. Donato l’albero di Falcone

LECCE – Come annunciato è stato inaugurato questa mattina il nuovo centro visitatori della riserva statale di San Cataldo su iniziativa del Nucleo carabinieri tutela biodiversità del comando provinciale di Lecce. All’evento, promosso dai carabinieri forestali che si occupano della gestione della riserva, hanno partecipato diverse autorità istituzionali e anche ventiquattro gli alunni della scuola primaria Stomeo-Zimbalo di Lecce accompagnati da due docenti e dalla dirigente scolastica, Maria Elisabetta Tundo

La cerimonia inaugurale del centro di viale Vespucci, recentemente ristrutturato, si è svolta all’aperto, nella splendida cornice della riserva statale di San Cataldo, tra alberi secolari ed ambienti naturali protetti.

Nel corso della visita è stato presentato anche il calendario delle aperture al pubblico curate dai carabinieri per la biodiversità presso la riserva naturale di San Cataldo. Le giornate saranno il 16 e il 30 aprile, il 14 e il 28 maggio, e ancora il 9 e il 23 giugno, il 7 e il 21 luglio, il 4 e il 18 agosto e  l’8 e il 24 settembre.

All’interno del centro i visitatori potranno visionare il settore di accoglienza degli animali confiscati, dove attualmente sono presenti 73 esemplari di tartarughe terrestri, assegnati definitivamente nell’ambito  della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.

Al termine dell’evento, gli alunni della scuola hanno potuto effettuare anche il “battesimo della sella” salendo sui cavalli murgesi dei carabinieri, razza autoctona allevata dai carabinieri in Puglia presso il Centro di selezione equestre di Martina Franca, portando così a casa, oltre agli insegnamenti sul rispetto della natura, anche un attestato da incorniciare firmato dal comandante dei carabinieri forestali.

L'inaugurazione del centro visitatori

Presenze istituzionali e temi ambientali  

All’iniziativa ha infatti presenziato il comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri, il generale Antonio Pietro Marzo. Era presente anche don Antonio Coluccia, parroco originario di Specchia, attualmente in servizio presso la parrocchia di San Filippo Apostolo di Roma, promotore di numerose iniziative nel campo della solidarietà sociale e nella lotta all’illegalità giovanile, che vive sotto scorta a causa di alcune minacce.

Interessante il suo discorso rivolto ai bambini, improntato sul “rispetto del creato e delle cose più belle che il Signore ci ha donato in prestito per trasmetterle alle future generazioni”.

Sono intervenuti anche il prefetto Luca Rotondi, l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Angela Valli, il presidente del tribunale di Lecce, Roberto Tanisi e il comandante del Raggruppamento carabinieri biodiversità, il generale Raffaele Pio Manicone.

L’incontro ha fornito anche l’occasione per discutere dei temi di stretta attualità riguardanti la legalità ambientale e il rispetto della natura in favore delle nuove generazioni.

Il prefetto Rotondi, nello specifico, si è rivolto con fiducia ai bambini presenti, per testimoniargli la vicinanza e l’impegno delle istituzioni per assicurare ai cittadini le migliori condizioni di sicurezza, anche nel campo della tutela ambientale che risulta di fondamentale importanza per innalzare la qualità della vita.

Il presidente del tribunale Tanisi ha ripercorso invece l’evoluzione della normativa ambientale che attualmente, anche con l’introduzione nel codice penale dei delitti ambientali, è diventata sempre più incisiva visto il valore del bene ambientale protetto, oggi tutelato in modo esplicito e chiaro dalla carta costituzionale con le recenti modifiche all’articolo 9 e 41. 

L’assessore comunale Valli ha rimarcato l’importanza “della tutela della biodiversità per l’esistenza dell’uomo e per la stabilità degli ecosistemi anche nell’ottica dei cambiamenti climatici e della piena realizzazione del diritto alla salute, inteso quale diritto per i cittadini a vivere in un ambiente salubre ed incontaminato”.

Ha tratto le conclusioni il comandante Antonio Pietro Marzo che ha confermato l’impegno dell’Arma nella lotta alle aggressioni agli ecosistemi ed ai reati ambientali nell’interesse delle presenti e future generazioni.

L’alto ufficiale si è soffermato sull’estrema importanza dell’educazione ambientale svolta all’interno delle riserve naturali statali in favore soprattutto delle giovani generazioni che saranno protagoniste del futuro.

Donato l’albero di Falcone

Per l’occasione il comandante ha donato un albero di Falcone, simbolo di legalità ambientale alla scolaresca presente.

Attraverso uno specifico progetto dal titolo “Un albero per il Futuro”, infatti,  i carabinieri forestali attraverso il prelievo di alcune gemme dalla pianta presente nei pressi della casa del magistrato Giovanni Falcone a Palermo, divenuta simbolo di legalità per la lotta alle mafie, hanno moltiplicato delle piante con lo stesso corredo genetico della pianta madre presso le strutture del Centro nazionale carabinieri per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano per poi donarle a circa 900 istituti scolastici in tutta Italia.

Nello specifico il Nucleo carabinieri tutela biodiversità di San Cataldo ha visitato sino ad ora 45 istituti scolastici ed ha messo a dimora 450 specie autoctone nel territorio salentino.

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