Tassa di soggiorno, si paga solo per due mesi. La Città Bella richiama i turisti
Il Comune ha stabilito di rinviare estensione e aumenti tariffari al prossimo anno per agevolare strutture ricettive e vacanzieri. Imposta in vigore solo a luglio e agosto. Lo scorso anno in cassa oltre 440 mila euro
GALLIPOLI - Come ampiamente annunciato e auspicato sul territorio di Gallipoli non entreranno in vigore, per quest’anno, le modifiche al regolamento dell’imposta di soggiorno per i turisti con l’innalzamento del periodo di tassazione e l’innalzamento di 0,50 centesimi delle tariffe per i pernottamenti nelle strutture ricettive. La tassa di soggiorno si pagherà con le tariffe standard, già in auge nelle passate stagioni, e solo per i mesi di luglio e agosto. Il nuovo regolamento andrà in vigore solo a partire da gennaio del prossimo anno con l’estensione temporale del periodo di applicazione dell’imposta dal 1° aprile al 31 ottobre.
Dopo la concertazione avviata nell’ambito del tavolo tecnico comunale sul turismo (convocato dal sindaco Stefano Minerva e dell’assessore Titti Cataldi) del mese scorso, il provvedimento di “congelamento” delle modifiche apportate al regolamento e approvate dall’assise comunale nel novembre dello scorso anno, è stato formalizzato dalla giunta comunale, con atto del 30 aprile, e dalla delibera approvata in consiglio comunale nell’ultima seduta telematica del 26 maggio scorso con solo tre astensioni. Gli uffici comunali hanno già provveduto a comunicare la “nuova” variazioni con un avviso indirizzato alle strutture turistiche del territorio.
La decisione assunta segue la linea di condotta delle inziative dell’amministrazione comunale imposte dalle difficoltà che gravano anche sul settore turistico-ricettivo alle prese con la difficile stagione balneare e turistica legata all’evoluzione dell’emergenza sanitaria del Covid19. La scelta del Comune si orienta quindi sull’allentamento della pressione della fiscalità locale e degli adempimenti connessi nella gestione anche delle entrate tributarie legate all’imposta di soggiorno. Rimandate quindi al 1 gennaio prossimo le variazioni disposte nella seduta del consiglio comunale del 28 novembre scorso e che riguardavano nello specifico l’estensione temporale del periodo di applicazione dell’imposta di soggiorno dal 1 aprile al 31 ottobre di ogni anno, rispetto al passato in cui la tassa doveva essere versata presso le strutture ricettive dal 1° giugno al 30 settembre. Sul versante delle tariffe le variazioni, che per questa estate non saranno ancora in vigore quindi, prevedevano l’incremento per gli alberghi a 4 e 5 stelle da 2 euro a 2,50 per pernottamento e l’armonizzazione della tariffa per b&b ed agriturismi, con una tariffa unica pari ad 1 euro a notte per pernottamento.
Dal prossimo anno verrà eliminata anche la differenziazione della tariffa in base al costo al giorno del pernottamento e confermata la riduzione tariffaria, pari a 0,50 euro, nei mesi di aprile, maggio ed ottobre considerati di bassa stagione. La quota delle spese di compartecipazione sostenute dai titolari delle strutture ricettive per la gestione e riscossione dell’imposta di soggiorno a carico dell’ente sarà ristorata in una percentuale massima pari al 5 per cento. La ratio dell'estensione del periodo di applicazione dell'imposta di soggiorno, posticipata al 2021, dall' 1 aprile al 31 ottobre di ogni anno trova il proprio fondamento giustificativo nella presenza turistica sul territorio gallipolino anche in periodi dell'anno non strettamente confinati alla stagione estiva.
Le tariffe oscilleranno da 1 euro (per alberghi e pensioni a una o due stelle, b&b e agriturismi con tariffa giornaliera uguale o inferiore a 50 euro, case vacanza) a 2,50 euro per alberghi, resort, motel, strutture ricettive a 4 e 5 stelle. Resta fissata da 1,50 la tariffa per alberghi a tre stelle e campeggi, b&b e agriturismi con tariffa giornaliera superiore a 50 euro. Per quest’anno invece imposta da versare solo a luglio e agosto, senza maggiorazioni, e restano esentati tutti gli altri mesi dell’anno falcidiato dall’emergenza pandemica. Le casse comunali ne risentiranno in maniera sostanziale se si pensa che lo scorso anno gli introiti complessivi per il Comune di Gallipoli, tra gettito e recupero dell’evasione, hanno portato in dote risorse per 442 mila euro.