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Martedì, 19 Marzo 2024
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Terza rilevazione, in Puglia presente variante “inglese” nel 47,5% dei campioni

L’assessorato alla Sanità ha reso noto l’esito delle rilevazioni su 59 campioni positivi della scorsa settimana. Non sono state individuate né variante brasiliana, né sudafricana. Lopalco: “Confermata la necessità di innalzare il livello di attenzione”

LECCE - Con un Rt pari allo 0,95 e un "rischio basso" per la rete ospedaliera regionale, anche se con piu pazienti in terapia intensiva, l’attenzione massima anche in Puglia resta quella dell’incidenza delle cosiddette varianti, “inglese”, “brasiliana” e “sudafricana” del virus  Sars-Cov 2 tra la popolazione. Nelle ultime ore l’assessore regionale Lopalco ha comunicato che è stata completata la terza rilevazione sul territorio regionale per stimare la prevalenza delle varianti del virus come richiesto dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità.

E proprio oggi sono stati resi noti i risultati della rilevazione, condotta da parte dalla professoressa Maria Chironna, coordinatore della rete regionale dei laboratori Covid presso il policlinico di Bari e dal dottor Antonio Parisi, direttore sanitario vicario dell’istituto di zooprofilassi della Puglia e Basilicata.

Per la Puglia, sulla base del numero e dei nuovi positivi del giorno precedente (il 17 febbraio), sono stati selezionati 59 campioni. Tutti i campioni, provenienti da sette laboratori della rete regionale, sono stati sequenziati mediante whole-genome sequencing. Complessivamente la variante inglese è stata individuata in 28 campioni (pari al 47,5%). Non sono state individuate né la variante brasiliana, né la variante sudafricana.

“E’ confermata la necessità di alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus”, l’appello rilanciato dall’assessore Lopalco.  

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