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E al triplice fischio scoppia la festa anche a oltre mille e 100 chilometri di distanza

Ieri pomeriggio centinaia di tifosi del Lecce residenti in Piemonte hanno invaso il centro di Torino. Cori, sciarpe, bandiere e fumogeni

TORINO – E al triplice fischio di Lecce-Spezia anche a oltre mille e 200 chilometri di distanza, esplode la festa. Le vie di Torino hanno accolto centinaia di tifosi del Lecce, ieri pomeriggio, che hanno invaso i portici di via Po e piazza Castello, per festeggiare l’attesa, sudata promozione in serie A. Un ritorno che fa sognare un’intera popolazione sparsa su e giù per l’Italia, e non solo.

Torino, come altre grandi e piccole città del Nord, accoglie corpose comunità di salentini, lontani dalla propria terra per motivi di studio o lavoro, ma con il cuore sempre colorato di giallo e rosso.

Anzi, è proprio il calcio uno dei principali collanti fra i salentini che risiedono altrove, spesso motivo d'incontro nei locali che trasmettono le gare, o nelle case di chi ha l'abbonamento con Dazn. Ieri, poi, tutto è stato reso  più semplice dalla trasmissione in diretta della gara su Rai2.

Ed eccoli qui, i tifosi leccesi residenti fra capoluogo piemontese e dintorni, immortalati dalla videocamera di TorinoToday, mentre sfilano con sciarpe, bandiere e persino qualche fumogeno. Tutto questo, rileva la testata della famiglia di Citynews, proprio quando la Vecchia Signora ha rinunciato a festeggiare in centro con il giro d’onore per lo scudetto sul bus scoperto. Quello che ieri, invece, a Lecce, ha fatto il club giallorosso.

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