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Sabato, 20 Aprile 2024
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Allarme furti sotto lockdown a Tricase, i commercianti chiedono più controlli

Lettera inviata alle autorità dopo una serie di episodi, con danni agli esercizi. E il sindaco assicura: presto videosorveglianza

TRICASE – C’è un dibattito che tiene banco, in questi giorni, a Tricase, ed quello sulla sicurezza delle attività commerciali. Un tema così sentito che l’associazione dei commercianti presieduta da Stefania Palmieri ha ritenuto di scrivere una lettera per conto degli esercenti a prefetto, questore, sindaco e comandanti della polizia locale e della stazione dei carabinieri.

Da un po’ di tempo, infatti, si stanno verificando furti nelle attività commerciali, soprattutto nelle ore notturne, e la sensazione delle vittime è che proprio il coprifuoco sia in qualche modo concausa indiretta di questa recrudescenza del fenomeno: meno cittadini in circolazione, più facilità di muoversi. E così, “senso di insicurezza” “disagio”, “paura dei tanti associati” sono alcune delle espressioni usate nella missiva, indirizzata alle autorità, per chiedere maggiore controllo.

Occorre dire che i furti, riguardanti esercizi come macellerie o altri tipi di negozi (in qualche caso con le stesse attività colpite un paio di volte in due mesi), e, qualche tempo addietro, anchealcuni edifici scolastici, non sono mai stati di grossa entità. Di solito, gli autori, vanno a caccia dei soldi lasciati nei registratori di cassa e ne ricavano pochi spiccioli. Di sovente i furti non riescono nemmeno, ma sono soprattutto i danni arrecati a infissi, porte, vetrate, a provocare problemi, visto che le riparazioni hanno costi non da poco. 

“Scriviamo - si legge nella lettera - per chiedere di intensificare e garantire la presenza sul territorio delle forze di polizia, perché se noi non possiamo uscire dopo le 22, se i cittadini non possono esercitare un controllo sociale indiretto con la loro presenza, allora lo Stato deve mettere più uomini in strada per non lasciare il campo libero a chi delinque. Lo Stato deve essere presente a tutela dei nostri beni, del nostro lavoro e del nostro futuro”.

“Abbiamo dissuaso vari soci dal costituire ronde di controllo – prosegue la missiva, per conto di commercianti, artigiani, liberi professionisti e lavoratori autonomi - e siamo qui a chiedere, con la forza di chi sa di essere nel giusto ma anche con la disperazione di chi si sente abbandonato, che lo Stato eserciti e ponga in essere le attività necessarie a garantire la sicurezza e la civile convivenza dei cittadini”.

Dal canto suo, il sindaco Antonio De Donno ha dato disponibilità a chiedere un tavolo sulla sicurezza, in cui saranno coinvolti gli stessi esercenti, garantendo la messa a disposizione di risorse, attraverso un fondo di solidarietà, per chi ha subito danni a causa dei furti. Tanto più che ora, il timore, è che vi possa essere una recrudescenza proprio in seguito alle prossime misure restrittive, che impongono la chiusura nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio.

“Ci chiediamo e si chiedono i nostri associati – si legge, ancora, nella lettera -: se per quattro giorni di seguito noi dobbiamo restare chiusi ed a casa, rispettando le regole imposte, il territorio sarà controllato 24 ore su 24? O alla riapertura ci ritroveremo le attività saccheggiate grazie anche al lungo lasso di tempo a disposizione dei delinquenti. È una domanda che ci ossessiona e non fa stare tranquilli”.

Di recente, il primo cittadino, in un post sulla sua pagina Facebook ha condiviso l’allarme e, oltre a impegnarsi a istituire il summenzionato fondo di solidarietà, ha annunciato anche “la dotazione nei luoghi di interesse economico e sociale della Città di telecamere pubbliche di videosorveglianza direttamente collegate con le forze dell’ordine. Fra l’altro, il sindaco De Donno ha anche incontrato il comandante della compagnia dei carabinieri, il capitano Luigi Presicci, per tracciare “un percorso di quotidiana collaborazione da proporre a tutte le forze dell’ordine cittadine”.

Va anche detto, a onor del vero, che l’impegno dei carabinieri è costante e che su vari furti che si sono avvicendati vi sono indagini in corso e atti al vaglio della magistratura. E, sicuramente, l’installazione di una rete capillare di videocamere è qualcosa che potrà in futuro aiutare in maniera anche determinante nel controllo preventivo del territorio e nelle eventuali inchieste per smascherare con certezza i ladri.

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