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Turismo, Lecce cresce e traina il Salento: il bilancio dell'estate nei dati ufficiali

Il report presentato da Pugliapromozione al TTG di Rimini premia il capoluogo salentino: maggiori flussi sia rispetto allo scorso anno, sia rispetto al 2019, prima della pandemia

LECCE – Dal punto di vista del turismo il bilancio della stagione estiva è positivo, con incrementi sia in termini di arrivi sia in termini di presenze (soggiorni) rispetto al 2021 ma anche al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia. Le ombre di un calo, a un certo punto ventilato, nei fatti non si vedono proprio.

Lo dice chiaramente il report sintentico presentato da Pugliapromozione al TTG di Rimini, il più importante appuntamento annuale del settore, sulla base dei dati da giugno a ottobre, relativi all’80 percento circa delle strutture ricettive regolarmente iscritte al Digital Management System della Regione Puglia. Per quanto riguarda luglio, poi, mese finito nel focus dei dibattiti, si parla di dati particolarmente positivi con un più 16 percento di arrivi e più 5,5 di presenze.

Il segno positivo accompagna, quindi, i dati della regione nel suo complesso, della provincia di Lecce e del capoluogo salentino in particolare, che registra nei mesi estivi, per gli arrivi, più 15,5 percento sul 2021 e più 5,6 percento sul 2019. Quanto alle presenze la variazione è del 15 percento sul 2021 e del 9,1 percento sul 2019.

La città di Lecce compie quindi un balzo in avanti nella classifica delle mete preferite collocandosi al terzo posto – dopo Vieste e Bari – per numero di turisti ospitati da giugno a settembre, 104.862, per un pernottamento medio di 3 giorni e mezzo (369.110 presenze) e segnali molto incoraggianti ci sono dalle prime rilevazioni anche per il periodo settembre-ottobre. In termini di presenze fanno meglio Otranto (475.048) e Ugento (698.671), ma non Gallipoli (364.339) e Melendugno (366.714). Considerando tutta la provincia si registra un più 6 percento in termini di arrivi e un più 2 in termini di presenze: è vero che altri territori mostrano incrementi migliori, ma è altrettanto vero che il Salento (con la provincia di Foggia) è una destinazione consolidata e resta zona trainante.

Sul bilancio generale incide la forte ripresa dei flussi turistici dai mercati esteri: per fare qualche esempio, rispetto al 2019 i francesi sono aumentati di quasi il 40 percento sia per la voce arrivi sia per quella presenza, gli statunitensi del 41 percento degli arrivi e del 27 per le presenze, gli spagnoli del 25 percento come arrivi e del 14 come presenze. Rispetto al 2021, anno comunque condizionato dalla pandemia le variazioni sono in alcuni casi clamorose: più 527 percento di arrivi dalla Gran Bretagna, più 254 percento dagli Stati Uniti. Tra i mercati emergenti fuori dall’Unione Europea si segnalano quelli di Brasile, Australia e Canada.

Consulta il report sul bilancio_estate2022

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