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Una nota molto dura

Una nuova estate con problemi vecchi: i vigili del fuoco e il fronte delle emergenze

Due sindacati, Conapo e Cgil, ripropongono la questione del personale operativo e dei mezzi a disposizione, indicando un punto debole nella gestione della struttura territoriale

LECCE – I sindacati dei vigili del fuoco, Conapo e Cgil, lanciano l’allarme: l’apparato di soccorso del comando di Lecce non sarebbe pronto ad affrontare le tante emergenze tipiche della stagione estive.

Nella nota, firmata da Gerardo Altamura per Conapo e Pasquale Cirillo per la Cgil si legge: “Nel periodo estivo sarà molto complesso garantire il soccorso tecnico urgente, non saranno più sufficienti delle belle parole confezionate per l'occasione e una pacca sulla spalla. Mancano qualificati operativi impiegabili nelle squadre di pronto intervento, vi sono problemi nella formazione di autisti, che risultano in numero inferiore rispetto alla reale necessità, così come il personale assegnato alla sala operativa. I mezzi fuoristrada, indispensabili per affrontare gli incendi estivi, sono sovente fuori servizio e quelli ancora circolanti sono prevalentemente vecchi, spesso con oltre 300mila chilometri, gestiti pessimamente, allestiti dozzinalmente, ignorando quello che la tecnica attuale mette a disposizione per garantire efficacia ed efficienza, senza tralasciare che condizioni come quelle descritte incidono anche sulla sicurezza degli operatori”.

Ritornano puntualmente al pettine, dunque, i nodi che hanno a che fare con il numero degli operatori, soprattutto in relazione ad alcune qualifiche specifiche e con l’inadeguatezza dei mezzi. Alla ritualità della denuncia, tuttavia, si aggiunge un’accusa più circostanziata: “Le cause delle difficoltà in cui versa il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce, sono certamente collegate alle politiche nazionali di gestione del corpo, ma vanno ricercate innanzi tutto nella gestione lacunosa e approssimativa della struttura territoriale. È dura ammetterlo, ma arrivati a questo punto è proprio difficile immaginare che sia possibile raggiungere in tempo condizioni di operatività tali da poter essere definite quanto meno sufficienti rispetto agli standard che dovrebbero essere garantiti”.

I problemi locali di gestione emergerebbero, è scritto in un’altra parte della nota  “Pur essendoci stato tutto il tempo necessario per la loro sistemazione, gli automezzi non sono pronti e quando lo saranno, a parte due o tre casi, rimarranno comunque inadeguati allo scopo, perché di caratteristiche solo parzialmente adatte al lavoro per il quale sono utilizzati”.

La presa di posizione dei due sindacati si chiude con un appello “a tutte le autorità che esercitano responsabilità in relazione alla sicurezza ed al soccorso pubblico, affinché si attivino per migliorare del possibile la situazione descritta, senza attendere che ciò venga fatto a seguito di una delle tante tragedie che, sovente nel nostro paese, giungono ad illustrare meglio di qualsiasi dotta dissertazione quale sia la situazione reale”.

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