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Tra luci e ombre

I laureati di Unisalento promuovono l'ateneo, resta il gap con il Centro-Nord

Nel XXIV rapporto Almalaurea si conferma il divario tra le sedi del Mezzogiorno, dove almeno un quarto dei diplomati sceglie di andar via, e quelle del resto del Paese

LECCE – La condizione di debolezza del Mezzogiorno rispetto al Centro Nord Italia si conferma anche nella dimensione universitaria.

I dati emersi nel XXIV Rapporto Almalaurea sul profilo dei laureati e sulla loro condizione occupazionale dopo il conseguimento del titolo ribadiscono il gap territoriale esistente. Uno su tutti: il 28 percento dei diplomati al Sud va a studiare al Nord (16,1 percento) o nel Centro (11,9 percento), mentre chi termina il percorso scolastico al Nord o al Centro rimane nella quasi totalità nella regione di appartenenza per gli studi successivi (96,7 percento al Nord; 86,8 percento al Centro).

I risultati della corposa indagine sono stati presentati questa mattina all’Università di Bologna. Per quanto riguarda la parte sul profilo sono stati interpellati 300mila laureati nel 2021 distribuiti su 77 diversi atenei: 169mila di primo livello, 95mila dei percorsi magistrali biennali e 35mila dei percorsi a ciclo unico. Per la condizione occupazionale l’indagine ha coinvolto 660mila laureati di 76 università, interpellati dopo uno, tre e cinque anni dalla laurea.

L’Università del Salento: il profilo dei laureati

Il rapporto analizza nel dettaglio anche le vicende dei singoli atenei: per l’Università del Salento la buona notizia è che i parametri che esprimono la soddisfazione dei laureati rispetto al corso di studi e anche alle condizioni ambientali (docenti, aule) si attestano oltre la media nazionale.

Nello specifico la ricerca sul profilo ha chiamato in causa 2.888 laureati: l’età media è di 26,1 anni (contro i 25,7 del dato nazionale), anche per il ritardo con cui si dà inizio, dopo il diploma, alla carriera universitaria. Gli studenti provenienti da altre regioni sono il 2,6 percento; lo 0,5 è di cittadinanza stranieri (spesso figli di immigrati). Il 59,2 percento termina il proprio percorso nell’arco previsto (dato nazionale 60,9). Il voto medio è di 105/110 (a livello nazionale 103,5), di 102,7 per il primo livello e di 109,8 per i percorsi magistrali biennali.

Il 92,6 percento è soddisfatto del rapporto con i docenti, l’87 percento ritiene adeguato il carico di studio, il 77 percento è soddisfatto della dotazione di aule, il 93,7 percento esprime una valutazione globalmente complessiva della propria esperienza universitaria. Il 75 percento, infine, si iscriverebbe nuovamente all’ateneo salentino e seguirebbe lo stesso percorso di studi (72,9 è la media nazionale).

Retribuzioni inferiori alla media

L’indagine sulla condizione occupazionale, quella nella quale emerge più plasticamente il divario, ha interessato 1.633 giovani dopo la laurea di primo livello: il tasso di occupazione (lavoro retribuito) è del 63 percento. Di questa platea il 58,1 percento ha iniziato a lavorare dopo essersi laureato e il 23 percento ha un contratto a tempo indeterminato. La retribuzione media è di 1.100 euro netti.

Sono stati 1.042 i laureati interpellati a un anno dal conseguimento della laurea: il loro tasso di occupazione è del 63,9 percento contro una media italiana del 74,6; il lavoro part time interessa il 29,4 percento a fronte del 17,5 della media italiana. Queste differenze si riducono prendendo in esame la condizione dei laureati dopo cinque anni. Anche la retribuzione mensile media certifica il divario tra i laureati dell’Università del Salento e la media nazionale: 1.193 euro netti al mese contro 1.407 per i laureati da un anno; 1.481 euro netti al mese contro 1.635 per i laureati da cinque anni.

Valori sopra la media nazionale, invece, per quanto concerne l’efficacia attribuita al proprio titolo, cioè la sua utilità specifica nella professione che si esercita: per il 69,6 percento dei laureati dopo un anno dell’Università del Salento il titolo è efficace o molto efficace, contro una media del 66,3 percento. Per i laureati dopo cinque anni la percentuale di soddisfazione è del 74,5 percento a fronte del 69,5 della media nazionale.

Scarica il Rapporto Università del Salento

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