rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Ztl h24 e pedonalizzazione di via XXV luglio: effetto domino dopo apertura dell'Ex Enel

In dirittura d'arrivo, finalmente, il parcheggio in viale De Pietro. Dal 1 maggio in vigore il nuovo regolamento per il centro storico che porta a 18 le ore di accesso riservate ai titolari di pass

LECCE - Il primo giorno di maggio sarà anche il primo di validità del nuovo regolamento per il transito e la sosta nella zona a traffico limitato. La novità principale è l'estensione a 18 ore giornaliere, da lunedì a sabato, dell'accesso riservato alle categorie autorizzate, mentre le finestre temporale per l'entrata libera, secondo gli itinerari consentiti, sono due, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il provvedimento ha innescato una serie di malumori e resistenze: da parte di alcuni residenti, per esempio, che ritengono esiguo il numero massimo di due permessi riservato a nucleo familare, ma anche di operatori commerciali insoddisfatti delle fasce orarie riservate al carico e scarico delle merci. Marco De Matteis, che è l'assessore comunale alla Mobilità, ha il compito ora di far matabolizzare le nuore "regole di ingaggio". 

Uno degli obiettivi dichiarati è quello di alleggerire il carico di veicoli sul centro storico. I permessi sono ancora troppi?

“Mi concentrerei più sul dato dei transiti, perché con l’estensione della Ztl a 18 ore nei giorni feriali la necessità di dotarsi di un pass diventa stringente per chi ha il reale bisogno di entrare nel centro storico. Non mi preoccupa quindi il dato dei permessi, che anzi sono convinto aumenteranno perché ci sono categorie che non li hanno mai richiesti perché non ne avvertivano la necessità, avendo finora avuto ampia libertà di accesso durante il giorno. Gli ultimi dati, del trimestre da ottobre a dicembre del 2019, riferivano di circa 600mila transiti. Partiamo da questo flusso, con l’obiettivo di scremarlo dai transiti non necessari”.

Intanto è stato prorogato di un mese il termine per la richiesta dei nuovi pass. Perché?

“Parliamo del nuovo regolamento da circa un anno e mezzo, ma per le nostre cattive abitudini quattro mesi di tempo per il rinnovo dei permessi non sono bastati, come dimostra l’impennata di richieste di rinnovo nelle ultime due settimane. Abbiamo dunque potenziato l’attività dell’ufficio con sette unità di personale invece delle solite tre, ma la proroga di un mese è stata inevitabile. Si tratta, beninteso, di una proroga solo della validità dei vecchi permessi. I nuovi vengono inviati via mail e devono essere stampati ed esposti: hanno un qr code che fa fede per l’autenticità e che facilita e velocizza il processo di verifica da parte della polizia locale”.

Il primo banco di prova del nuovo regolamento è la stagione estiva. Quella trascorsa, complici deroghe e agevolazioni per i locali pubblici, è stata molto problematica in termini di vivibilità, soprattutto in alcune zone. Come si pensa di garantire in equilibrio tra opposte esigenze?

“Anche quest’anno è stata concessa la proroga per l’occupazione del suolo pubblico come misura di sostegno alle attività di ristorazione. Dunque, anche per dare più spazio alle attività di qualsiasi genere bisogna liberare dalle auto il centro storico, che non è un grande parcheggio. Ricordo che ci sono solo un migliaio di stalli disponibili, a voler essere generosi, mentre già i pass residenti ammontano a circa 2.600. Il provvedimento di estensione della Ztl, così come avviene in tutte le città d’Europa, agevolerà tanto il commercio quanto la qualità della vita del residente. Un sacrificio, naturalmente, è richiesto a tutti: al residente che può avere al massimo due permessi per nucleo familiare, alle attività cui sui chiede di rispettare gli orari di carico e scarico, ai lavoratori e professionisti che non hanno necessità di trasportare carichi pesanti e che quindi possono accedere alla centro storico a piedi, in bicicletta o utilizzando i servizi di sharing che la città offre”.

La pandemia ha avuto un impatto sul trasporto pubblico locale, con la riduzione forzata dei posti disponibili. Per la mobilità leggera, invece, può essere una opportunità: ci sono nuove iniziative all’orizzonte?

“Si riparte dal potenziamento del bike sharing a flusso libero fino a 250 unità – attualmente ne circolano 25 – mentre abbiamo 500 monopattini cui se ne aggiungeranno altri 100. Ci saranno poi 50 scooter elettrici che sono ora in fase di immatricolazione e infine abbiamo pubblicato la manifestazione di interesse per la gestione del bike sharing in postazione fissa, con possibilità di ampliamento delle stazioni nei quartieri dove finora non sono presenti”.

Tempo addietro sono stati annunciati i nuovi percorsi dei bus urbani, ma quando saranno operativi?

“Partiranno con la costituzione della nuova società, perché Sgm è in scadenza al 30 giugno. Ci stiamo lavorando, tra non poche difficoltà, per arrivare a una conclusione in tempi brevi”.

Finalmente l’apertura del parcheggio presso l’ex Enel è questione di pochi mesi. Quali interventi verranno dopo questo snodo cruciale?

“L’apertura del parcheggio ci consentirà di proseguire nella direzione di tutela del centro storico con la Ztl h24 e la pedonalizzazione di via XXV Luglio la cui chiusura ci è stata richiesta in questi mesi anche da parte di molti commercianti della zona. L’idea è quella di non consentire più il taglio della città attraverso il centro storico che per noi si estende fino al Teatro Apollo e al Castello”.

In città si susseguono i cantieri per il rifacimento di incroci e attraversamenti: a che punto è il programma?

“Quel progetto è iniziato a ottobre del 2019 e poi è stato rallentato dai vari lockdown. Adesso siamo a circa il 60 percento di completamento del calendario ma va considerato che rispetto alle previsioni iniziali abbiamo fatto interventi più importanti di riqualificazione e di messa in sicurezza mediante l’ampliamento dei marciapiedi, fatto che ci consente veramente di eliminare le auto parcheggiate in sosta vietata  sugli incroci, a danno della visibilità dei pedoni. Sono fiero di queste misure perché garantiscono spazio alle attività e maggiore sicurezza agli anziani, alle persone con disabilità, a tutti coloro che si muovono a piedi”.

È molto presente sui social, dove spesso ingaggia prolungati confronti e scambi di vedute. Non mancano, anzi, critiche e polemiche. Che rapporto ha con questo tipo di comunicazione?

“Io credo che sia un dovere rispondere ai cittadini, alle loro istanze e sollecitazioni. Quando si introducono delle novità, ho imparato, è normale dover fare i conti con chi non è d’accordo, ed è più semplice che siano questi ultimi a ‘fare rumore’ rispetto a chi, invece, è d’accordo. Da parte mia cerco sempre di motivare e spiegare le ragioni degli interventi che realizziamo, cercando di raggiungere più persone possibile”.

Qual è l’accusa che più l’ha colpita in questi quasi due anni di delega alla Mobilità?

“Mi dà fastidio quando leggo commenti in cui si scrive ‘aspettiamo che ci scappi il morto’. Da padre di famiglia mi ferisce molto. Sono consapevole delle numerose criticità da risolvere, da assessore sono impegnato a fare in modo che le strade, gli attraversamenti pedonali, i percorsi ciclabili, siano più sicuri. Consapevole, anche delle quotidiane segnalazioni che ricevo sull’eccessiva velocità o imprudenza di chi guida”.

E il complimento più inatteso?

“Quando mi dicono che non sono cambiato rispetto a com’ero prima dell’esperienza amministrativa. Io in realtà mi sento cambiato: sento che questa esperienza mi ha migliorato umanamente e ciò è avvenuto proprio grazie al confronto costante che vivo con i cittadini, con gli uffici comunali e con i professionisti con i quali lavoro”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ztl h24 e pedonalizzazione di via XXV luglio: effetto domino dopo apertura dell'Ex Enel

LeccePrima è in caricamento