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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cura della persona

A quale età si è più felici? Uno studio fa chiarezza in merito

Per il ricercatore americano David Blanchflower la felicità ha "la forma di una U". Di seguito sono riportate anche le opinioni espresse da alcuni cittadini, incontrati nel cuore di Lecce

LECCE - Una recente ricerca condotta da David Blanchflower, professore del Dartmouth College di Hanover negli Stati Uniti, è arrivata alla conclusione che la felicità ha la forma di una U. Questo vuol dire che - generalmente - subisce una diminuzione quando si avvicina alla mezza età - addirittura toccando il fondo ai 40 anni - per poi aumentare dopo i 50. 

Il ricercatore ha esaminato alcuni dati provenienti da 132 Paesi: tra questi 95 in via di sviluppo e 37 sviluppati. 

Altri esperti, però, si chiedono se la curva sia un vero fenomeno o un risultato dell’analisi dei dati. Una recente revisione dello studio citato e condotta da David Bartram - professore di Sociologia presso l'Università di Leicester, che ha analizzato esclusivamente i dati relativi ai Paesi europei - suggerisce che la relazione tra età e felicità assume la forma a U solo in alcuni Stati, mentre in altri (quasi metà dei 30 Paesi studiati) il modello è molto diverso.

In particolare la revisione mostra che per molte persone la felicità diminuisce durante la vecchiaia poiché le persone affrontano difficoltà legate all'età, come il peggioramento della salute e il lutto familiare. L'articolo è stato pubblicato sul Cambridge University Press.

Le impressioni di alcuni leccesi

"Da giovane era tutta un'altra storia - afferma un leccese di 49 anni, incontrato in Piazza Sant'Oronzo -  in ogni caso, credo che tale valutazione sia molto soggettiva in base alle singole espreienze che la gente vive".

"Noi, giovani di oggi, viviamo un mondo molto più complesso - integra una giovane donna di 26 anni - quindi credo che ci siano numerosi fattori da considerare per svolgere una ricerca del genere".

"Voglio godermi adesso la spensieratezza e la possibilità di svolgere alcune attività che magari un domani non potrò più fare. Questa libertà mi offre ora la felicità, dopo vedremo" sostiene uno studente universitario. 

Per ultimo, l'intervistatore ha incontrato un signore anziano, che - ironicamente - sostiene: "Beh, sentite me, se potessi tornare indietro!". 

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