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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Studio sui calcoli renali, una nuova tecnica li elimina mentre il paziente è sveglio

Uno studio di ricerca - pubblicato da "The Journal of Urology" - ha messo in luce una nuova tecnica che consiste nella propulsione ad ultrasuoni e nella litotrissia a onde d’urto (BWL)

LECCE - La calcolosi renale è una patologia caratterizzata dalla formazione di piccoli sassolini (calcoli renali) lungo le vie urinarie. A soffrirne è circa 1 italiano su 10, sia uomini che donne, con un picco di incidenza tra i 30 e i 60 anni. 

La causa è in parte attribuibile alla predisposizione genetica, ma anche ai cattivi stili di vita come la sedentarietà, l'obesità, le scelte alimentari sbagliate. I calcoli si formano all'interno dei reni quando le sostanze presenti nelle urine diventano troppo concentrate e si accumulano sotto forma di materiale solido. Si differenziano in base alle dimensioni, alla composizione, alla forma e alla sede (renale, ureterale, vescicale, uretrale). 

I calcoli nell'uretere (che connette ciascun rene alla vescica), in particolare, possono causare forti dolori e spesso sono causa di ricorrenti visite in pronto soccorso. Nella maggior parte dei pazienti (23%), i calcoli vengono espulsi da soli, tuttavia un quarto di loro necessita di un intervento chirurgico.

Lo studio

Una squadra di ricerca della Scuola di Medicina dell'Università di Washington/UW Medicine ha sviluppato una nuova tecnica - che combina l'uso di due tecnologie a ultrasuoni - utilizzabile in pazienti svegli e senza anestesia, che facilita l’espulsione spontanea dei calcoli attraverso le urine. I risultati della sperimentazione sono stati pubblicati su The Journal of Urology.

La nuova tecnica comprende due tecnologie: la propulsione ad ultrasuoni per riposizionare i calcoli e la litotrissia a onde d’urto (BWL) per frantumare il calcolo, facilitare il passaggio dei calcoli distali nella vescica o riportare i calcoli prossimali nel rene. Nella procedura, il medico utilizza un trasduttore portatile (dispositivo che converte una grandezza fisica in un’altra) posizionato sulla pelle del paziente per dirigere le onde ultrasoniche verso i calcoli. Gli ultrasuoni possono quindi essere utilizzati per spostare e riposizionare i calcoli, per favorire il loro passaggio, attraverso la propulsione ad ultrasuoni, o per frantumare i calcoli, attraverso la litotrissia ad onde ad urto.

La sperimentazione, i risultati

Dei 29 soggetti reclutati per lo studio, 16 sono stati trattati con la sola propulsione, 13 con la litotrissia a onde d’urto. In 19 pazienti  (66%) i calcoli si sono spostati. Dopo due settimane di follow up, 18 pazienti (86%), in cui i calcoli si erano spostati dall'uretere nella vescica, avevano espulso i calcoli in circa quattro giorni. Infine, in 7 pazienti trattati con la litotrissia ad onde d’urto, i calcoli si sono frammentati. Tutti i soggetti hanno ben tollerato la procedura, che si è rilevata sicura ed efficace. Gli eventi avversi previsti si sono limitati all'ematuria all'inizio della minzione post-procedura e al dolore lieve. Dunque, i risultati dello studio supportano sia l'efficacia che la sicurezza di questa nuova tecnica in pazienti svegli.

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