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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Le associazioni del CCM incontrano il commissario Rollo per migliorare le attività della ASL di Lecce

Dall’area materno-infantile alle liste d’attesa, passando per la donazione di sangue e midollo

Dialogo fitto con i cittadini per migliorare le attività della ASL. Dall’area Materno-Infantile alle liste d’attesa, passando per la donazione di sangue e midollo. Si è svolto stamane in Direzione Generale l’incontro tra le Associazioni che compongono il Comitato Consultivo Misto, il Commissario Straordinario della ASL Lecce, dr. Rodolfo Rollo, e specialisti dell’azienda sanitaria.

Riguardo alle liste d’attesa, argomento molto sentito dai cittadini, ci si è soffermati particolarmente su intramoenia e agenda tutor, un sistema flessibile per sopperire alla rigidità delle prenotazioni via CUP e rispettare comunque i tempi previsti dai codici di priorità. Dalle associazioni è arrivata la richiesta di rendere le agende più omogenee, di incidere maggiormente sull’appropriatezza delle prescrizioni (utilizzo corretto dei codici di priorità), procedendo anche alla razionalizzazione delle liste e alla verifica dei carichi di lavoro dei singoli specialisti nel rapporto tra prestazioni istituzionali e intramoenia.

Su quest’ultimo versante, il Commissario Rollo ha informato le associazioni del rafforzamento del modello di gestione, con la dr.ssa Stefania De Marco, il dr. Giovanni Tricarico e il dr. Antonio Madaro che si occupano rispettivamente della parte amministrativa, sanitaria ed organizzativa. In generale, rispetto alle liste d’attesa, è stato fatto presente che la Regione Puglia ha aderito al nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa, con una previsione di 60 giorni per adottare i piani aziendali nelle ASL. “Quello di Lecce – ha detto Rollo – sarà deliberato entro il 15 giugno”. Tra i principi cardine del nuovo piano la distinzione tra prestazioni specialistiche, strumentali e interventi chirurgici, “con la previsione – ha chiarito il Commissario ASL – di tempi d’attesa definiti insieme ai diversi professionisti coinvolti e sottoposti ad un monitoraggio continuo”. Rilevante, poi, la distinzione tra prestazioni con priorità e screening: “Adotteremo il modello-mammella, che sta funzionando molto bene – ha affermato Rollo - allargandolo agli screening del colon-retto e del collo dell’utero, mentre per il polmone non dovrebbero esserci problemi. Popolazione target e chiamata attiva sono le due caratteristiche da adottare in modo generalizzato, poiché gestire bene gli screening significa avere riflessi positivi anche sui codici di priorità”.

Per la ASL sarà fondamentale potenziare la formazione, a tutti i livelli: “Il personale deve accompagnare il cittadino nella soluzione del problema, non essere solamente il mero ricettore di una richiesta”. Tra le novità illustrate da Rollo la pubblicazione di un manuale sulle prescrizioni (strumento utilissimo per medici di base e specialisti), la valutazione della congruenza tra richiesta ed esame da eseguire, una più corretta quantificazione dei volumi di prestazioni. “Bisogna poi puntare – ha rimarcato il Commissario ASL - su visite e un certo numero di prestazioni strumentali “a km zero”, cioè più vicine possibile all’utente, nonché su ospedali di base più orientati a svolgere la diagnostica di base, lasciando al “Fazzi” l’impegno principale di assicurare prestazioni per i ricoveri. Nello stesso tempo, bisognerà rendere più omogenea l’offerta tra l’area Sud e l’area Nord della provincia, grazie al supporto di PTA e poliambulatori, come quello di Lecce che va potenziato, così come il Polo di San Cesario che è dotato di tac e radiologia tradizionale. La chiave di volta – ha precisato Rollo - è pianificare le attività, distinguendo tra quelle programmate e le urgenze, che non devono sovrapporsi”.

Tra le questioni più delicate affrontate dagli altri tavoli tematici, la procreazione medicalmente assistita. Non solo la richiesta di informazioni per le coppie interessate a temi come crio-conservazione e test di gravidanza, ma anche la possibilità concreta di avviare a Lecce, nel quadro di un progetto regionale, uno sportello con un numero verde dedicato. Sollecitazioni accolte positivamente dal Commissario, soprattutto alla luce dell’importanza di fornire informazioni sempre più puntuali e approfondite ai cittadini. Rollo ha quindi ricordato l’attività del Centro di PMA di Nardò e la prospettiva di affidare ad un team, formato da personale specializzato, i percorsi legati alla procreazione assistita.

Sul versante della donazione le associazioni hanno incontrato il direttore del Servizio di Ematologia del "Vito Fazzi" di Lecce, Nicola Di Renzo. Con ADMO si è parlato in particolare della donazione di sangue e del midollo osseo, dei punti di raccolta e tipizzazione, della selezione dei donatori e della gestione dipartimentale dei diversi centri trasfusionali, che oggi sono organizzati in rete, compresa la gestione ottimale delle trasfusioni e dei trapianti di cellule staminali (Lecce ha superato la soglia dei 500 trapianti in 12 anni di attività). “Abbiamo messo in sicurezza e razionalizzato il servizio trasfusionale – ha ricordato Di Renzo – con un nuovo modello che sfrutta le tecnologie e migliora la gestione delle risorse. Puntiamo alla creazione di un’agenda del donatore, in modo da selezionare i donatori e i gruppi sanguigni in base alle necessità di approvvigionamento delle strutture sanitarie”.

La presidente del CCM, Rita Tarantino, ha quindi voluto ringraziare il dr. Di Renzo per l’attività svolta quotidianamente e, segnatamente, per la felice risoluzione del caso di un piccolo paziente. Per migliorare il rapporto e il flusso di informazioni verso i cittadini, la presidente del CCM ha auspicato che ci siano mensilmente degli incontri con i professionisti dell’azienda sanitaria, un dialogo continuo e un confronto diretto “in modo da formare e informare i cittadini, ma anche per condividere e raccontare le buone pratiche, e sono tante, che la Sanità pubblica riesce a garantire ogni giorno”.

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