La forza del basilico, l'ingrediente di base della pasta al pesto
La pianta del basilico non fornisce solo gusto e aroma inconfondibile; contiene numerose vitamine e sali minerali, un apporto calorico trascurabile e un basso indice glicemico. Ecco perché si può aggiungere a tutte le nostre ricette anche in caso di diabete e sovrappeso
Anticamente il basilico era considerato una pianta sacra: il suo nome latino Ocimum basilicum significa “profumo regale”. Era utilizzato per alleviare disturbi intestinali e digestivi, dolori mestruali e per favorire la montata lattea.
Il basilico appartiene alla famiglia della menta piperita e le sue foglie arrotondate ma leggermente a punta variano da un colore verde intenso a tonalità violacee. Esistono circa 60 varietà di basilico, leggermente diverse l’una dall’altra in aspetto e gusto.
- Il basilico greco, dalle foglie piccole e un retrogusto piccante, molto adatto ai cibi freschi
- Il basilico viola, dal colore scuro e gusto delicato
- Il basilico comune, con un profumo intenso e grandi foglie
- Il basilico genovese, conosciuto come ingrediente principale del pesto
Proprietà del basilico e del pesto
Il basilico ha importanti proprietà nutritive ed è ricco di minerali e vitamine; infatti è un’ottima fonte di rame, calcio, vitamina K e vitamina C.
Le proprietà salutari del basilico risiedono in due aree principali: gli oli volatili e i flavonoidi. Proprio quest’ultimi proteggono la struttura delle cellule dai danni ossidativi dei radicali liberi.
Invece, per quanto riguarda il pesto, le sue benefiche proprietà derivano dall’insieme dei suoi costituenti: il basilico e l’aglio posseggono azione depurativa su fegato, stomaco e intestino; aiutano a rinforzare il cuore e la circolazione e abbassano il colesterolo. I pinoli e l’olio evo sono una fonte eccellente di grassi buoni e di minerali preziosi per la salute della pelle e delle articolazioni. Aglio ed olio sono importanti nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie; in particolare, l’aglio (che nel pesto rimane quasi crudo) non perde le sue proprietà antitumorali e di supporto anche per rafforzare le difese immunitarie.
Quello fatto in casa: il migliore!
Bisogna fare una distinzione tra il pesto fatto in casa e il pesto acquistato. Tra i prodotti confezionati in vasetto distinguiamo tra pesto industriale, preparato con ingredienti di dubbia qualità e l’aggiunta di additivi e il pesto artigianale Dop, prodotto con ingredienti a denominazione di origine protetta, riportati in etichetta. In ogni caso, bisogna sempre leggere l’etichetta: se l’elenco degli ingredienti è troppo lungo, si tratta di pesto di qualità scadente e non bisogna acquistarlo. Senza dubbio il più genuino è quello fatto in casa.
Nella ricetta originale, il pesto si ottiene schiacciando le foglioline di basilico nel mortaio con un pestello di legno, dopo aver sminuzzato l’aglio (la cui aggiunta è facoltativa). Poi si aggiunge il formaggio grattugiato (2/3 di grana o parmigiano, 1/3 di pecorino), i pinoli e l’olio extra vergine di oliva. Il composto dovrà risultare omogeno e denso.
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