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Giovedì, 28 Marzo 2024
“Gloria al cibo”

“Gloria al cibo”

A cura di Gloria Cartelli

Mi chiamo Gloria, ho 34 anni e vivo a Lecce. Sono biologa nutrizionista, laureata in biotecnologie industriali presso l’Università degli studi di Pavia nell’aprile 2012. Studiando le biotecnologie agroalimentari mi sono appassionata di nutrizione e così ho proseguito i miei studi a Milano per frequentare un master in Nutrizione umana. Nel 2013 sono rientrata nella mia città d’origine, Lecce, in cui svolgo tutt’ora la libera professione in uno studio medico associato. Elaboro terapie alimentari personalizzate e i miei pazienti includono bambini di età scolastica ad adulti e sportivi. Aiuto e coinvolgo i miei pazienti a recuperare il naturale peso forma e al mantenimento del proprio stato di benessere attraverso una sana educazione alimentare. Il raggiungimento degli obiettivi si realizza attraverso un’attenta analisi dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente che viene seguito, incontrato periodicamente nel mio studio e supportato emotivamente per il raggiungimento dei propri risultati. L’obiettivo è fornire una consulenza nutrizionale su misura, dettata in base alle caratteristiche specifiche del paziente quali l’età, le abitudini di vita e che sia personalizzata nel tempo

“Gloria al cibo”

L’alimentazione al tempo del coronavirus, il rischio di abbuffarsi per noia

In queste settimane in cui le nostre vite sono messe in “stand - by” in attesa che il Covid - 19 arretri e ci permetta di tornare alla quotidianità, il rischio è anche quello di mangiare male. Ecco alcuni consigli

La situazione che stiamo vivendo sembra surreale, ma purtroppo non lo è. Al di là dell’aspetto nutrizionale e dei consigli alimentari messi a disposizione di voi lettori, si chiede senso di responsabilità a tutti. Bisogna smettere di pensare “io sto bene!”. E’ giunto il momento di pensare anche all’altro, a coloro che non conosciamo, sviluppando ancora di più il nostro senso civico e di mettere da parte i nostri interessi individuali.

Perciò adottiamo tutte le misure precauzionali: dal lavarsi le mani ripetute volte, al mantenere una distanza di almeno un metro da chi ci circonda, e infine, ma non meno importante, rimanere nelle proprie case ed uscire solo per le emergenze.

In queste settimane in cui le nostre vite sono messe in “stand - by” in attesa che il Covid - 19 arretri e ci permetta di tornare alla quotidianità, il rischio è anche quello di mangiare male: quantità eccessiva di cibo in contrapposizione alla sedentarietà forzata del permanere di più nelle proprie case, alimenti grassi e snack di vario genere che ben si prestano alle sedute più prolungate sul proprio divano e quella irrefrenabile voglia di dolce che ahimè serve a tirare su il morale dallo stress a cui siamo sottoposti.

Così per superare al meglio questa “immobilità” prolungata di chi è in quarantena o lavora con lo smart working da casa, ci si può certamente concentrare sulla propria alimentazione, con lo scopo di aumentare le nostre difese immunitarie. Di primaria importanza è consumare tanta vitamina C; dalle spremute di arancia, ai kiwi durante la propria merenda all’utilizzo del limone da combinare con tantissimi alimenti (spremuto sulla frutta come macedonia senza zucchero, come condimento alle verdure e ai secondi piatti a base id carne e pesce).

IMPORTANZA DEL PIATTO COMBINATO.

In generale, la dieta, più che dissociata, dovrebbe essere combinata. Il piatto unico è un modello nutrizionale semplice e immediato per rispettare le giuste proporzioni e le corrette combinazioni alimentari. E, come non mai, proprio in questo periodo è importante avere a disposizione tutti i nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno. Il piatto unico può idealmente essere suddiviso in tre sezioni: metà piatto (ovvero il 50%) deve essere occupato da verdura e frutta (c’è anche la variabile 35% verdura e 15% frutta). Quindi le verdure rappresentano le principali protagoniste del nostro piatto. La restante metà è suddivisa in due sezioni, di cui il 25% è rappresentato da proteine (carne, pesce, uova da alternare oppure legumi) e l’altro 25% da carboidrati tipo pasta, riso, farro, cous cous, ecc. preferibilmente integrali oppure da patate che per il loro alto contenuto in amido sono più simili alla pasta.

Chiaramente questa è una rappresentazione in linea generale che deve essere necessariamente personalizzata in base alle caratteristiche individuali di ciascuno.

Inoltre, per completare l’apporto di nutrienti garantito dal piatto unico, è necessario consumare i “grassi buoni” contenuti nell’olio extravergine di oliva, nella frutta secca e nei semi oleosi che si possono utilizzare come condimento. Fondamentali per arricchire il proprio piatto unico sono anche le erbe aromatiche e le spezie che contengono tanti fitonutrienti benefici per la nostra salute.

Aspetto rilevante del cosiddetto piatto unico è anche la varietà. Infatti giocando con l’alternanza tra le diverse tipologie di cibi, l’alimentazione risulta bilanciata e completa. L’ideale sarebbe consumare a settimana:

  • Pesce, 3 - 4 volte
  • Uova, fino a 3 volte
  • Legumi, 3 volte
  • Carne bianca, 3 volte
  • Carne rossa, 1 volta

EVITIAMO LE ABBUFFATE

Il mangiare per noia è solo una valvola di sfogo che proprio in questo periodo non serve data la maggiore sedentarietà. Quindi recuperiamo la cucina casalinga, semplice e genuina. Abbiamo più tempo a disposizione che possiamo utilizzare in cucina e per chi ha bimbi a casa, è importante coinvolgerli per ingannare il tempo e per dare sfogo alla propria creatività.

LE VITAMINE IMPORTANTI PER IL NOSTRO ORGANISMO

  • Vitamina C, per eccellenza la vitamina che più rafforza il nostro sistema immunitario, è un antiossidante naturale ricco di proprietà. La troviamo negli agrumi (soprattutto arance e pompelmi), kiwi e frutti di bosco. Tra le verdure si consigliano peperoni, asparagi, cime di rapa, broccoli, cavoli e cavolfiori, spinaci e pomodori.
  • Vitamina A, ricopre innumerevoli funzioni tra cui rafforzare la pelle, i capelli e le mucose e protegge dalle infezioni i polmoni. Fare scorta di vitamina A non è difficile, perché è presente in moltissimi alimenti: nel tuorlo d’uovo, nell’olio di fegato di merluzzo e in molti ortaggi come carote crude, spinaci, cavolo, broccoli, zucca, spinaci, cicoria, pomodoro, e in generale in tutti i vegetali di colore giallo - arancione.
  • Vitamine del gruppo B, si trovano in molti alimenti di frequente consumo, ma soprattutto in quelli di origine animale. Per garantirsi un apporto sufficiente di tutte le vitamine del gruppo B è necessario seguire un’alimentazione varia che includa sia alimenti di origine animale (carni bovine e suine, pesce, uova, latticini) sia alimenti di origine vegetale (in particolare prodotti a base di cereali integrali – pane, pasta, riso, farine – germe di grano, verdura, legumi, patate, frutta secca come noci, mandorle e nocciole.
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