Il diabete: si combatte a tavola. Ecco come
Attenersi a un menù per diabetici è spesso sinonimo di rinunce e costrizioni. Monitorare il diabete significa tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue (glicemia) al fine di prevenire complicanze di una non corretta gestione del diabete stesso
Un’alimentazione ben bilanciata rappresenta la cura essenziale del diabete, la più comune tra le malattie metaboliche caratterizzata da un aumento del glucosio nel sangue (iperglicemia) per l’incapacità dell’organismo di metabolizzare in maniera corretta i carboidrati a causa dell’insufficiente produzione di insulina dal pancreas.
Se ne riconoscono diverse forme:
- Diabete mellito di tipo 1
Si tratta di una malattia autoimmune in quanto la produzione di insulina da parte delle cellule pancreatiche viene ridotta a causa della distruzione delle cellule beta da parte del sistema immunitario che non le riconosce come appartenenti all’organismo. Tale situazione irreversibile prevede ogni giorno la somministrazione di insulina (da qui la definizione di diabete insulino-dipendente).
- Diabete mellito di tipo 2
Colpisce in particolare persone in sovrappeso ed è caratterizzato da un duplice difetto: non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina utile a soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino resistenza). Il risultato in entrambi i casi è l’incremento dei livelli di glucosio (iperglicemia).
- Diabete gestazionale
Riguarda un aumento dei livelli di glucosio che si manifesta per la prima volta nel periodo della gravidanza e che generalmente tende a scomparire al termine della gravidanza. La cura avviene attraverso una dieta finalizzata a garantire il giusto apporto calorico necessario alla crescita del feto.
- Diabete insipido
È una forma più rara caratterizzata da un’eccessiva diuresi e accompagnata da una sete insaziabile.
La dieta ideale per il diabetico è un piano alimentare personalizzato in relazione alla costituzione fisica, al sesso, all’età e all’attività lavorativa. Fondamentale che tenga conto di quattro obiettivi principali: il controllo glicemico, il raggiungimento e mantenimento del peso corporeo, la prevenzione e il trattamento di fattori di rischio cardiovascolare.
Consigli per un’efficace dietoterapia
La quantità di cibo va misurata a seconda delle necessità; in genere una dieta ipocalorica potrebbe essere l’ideale per una persona in sovrappeso in quanto il calo ponderale permette una migliore gestione della malattia.
- Evitare brusche variazioni della glicemia: Alimenti snack, dolci e biscotti contengono zuccheri semplici che entrano rapidamente in circolo facendo aumentare bruscamente la glicemia. I cibi che invece contengono zuccheri complessi (amidi) possono essere assunti più tranquillamente perché vengono assorbiti lentamente in quanto devono essere prima scissi nell’intestino.
- I grassi di origine animale sono un pericolo per le arterie ed è consigliato diminuire il consumo di carni rosse, burro, formaggi, latte intero dando invece preferenza alle carni bianche, al pesce e al latte scremato o vegetale.
- È importante assumere con regolarità le fibre alimentari, in quanto utili a rallentare l’assorbimento del cibo. I cibi ricchi di fibre sono la frutta, le verdure, i legumi e i cereali integrali.
- Combattere il sovrappeso è importante per non peggiorare la salute. I chili in eccesso, soprattutto quelli depositati a livello dell’addome, rendono più difficile il controllo del diabete aumentando il rischio cardio-vascolare.
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