Difficoltà allo stomaco: digestione lenta e faticosa
È un problema piuttosto diffuso, soprattutto in caso di pasti troppo abbondanti o veloci e di uno stile di vita poco sano. La cattiva digestione, nota anche come dispepsia, è causata da un insieme di fattori che possono alterare la corretta digestione e più in generale l’equilibrio gastrointestinale
La dispepsia (dal greco “dys”, difficile e “pepsis”, digestione) è una manifestazione caratterizzata da diversi sintomi, che nella maggior parte dei casi sono di tipo aspecifico, cioè riferibili a innumerevoli disturbi preesistenti (gastrite, reflusso gastroesofageo, stitichezza, calcoli alla cistifellea, alterazioni della funzionalità epatica o pancreatica). Ci sono inoltre fasi della vita, in particolare della donna, in cui ci si può trovare a fare i conti con la difficoltà a digerire. In gravidanza, per esempio, molte donne possono avere questo problema, così come in menopausa; in entrambi i casi il corpo deve affrontare una serie di cambiamenti a livello ormonale che possono influire anche sul sistema digerente.
La digestione è una funzione esercitata dall’apparato digerente e attraverso di essa le sostanze contenute negli alimenti vengono modificate per essere assorbite e utilizzate dall’organismo.
Tuttavia può capitare che in risposta a diversi motivi si parli di “cattiva digestione”; questo accade per esempio in presenza di allergie o intolleranze alimentari, se si introduce una quantità eccessiva di cibo, se si bevono bevande troppo fredde. Diversi sono anche i sintomi che possono accompagnare questa fastidiosa digestione: alitosi, bruciori di stomaco, nausea ecc.
Cosa fare per contrastare la cattiva digestione?
Per alleviare i sintomi della cattiva digestione è fondamentale seguire un’alimentazione sana.
In particolare, è fisiologico che con l’avanzare dell’età l’organismo cominci a produrre meno enzimi; infatti è utile introdurli per sostenere l’attività degli enzimi digestivi già presenti nell’organismo, agendo su diversi componenti come grassi, proteine e zuccheri. Durante la cottura si perde gran parte degli enzimi che invece si trovano in tutti gli alimenti di origine vegetale freschi e crudi. Inoltre l’alimentazione corretta per chi soffre di cattiva digestione dovrebbe prevedere l’esclusione di cibi grassi e acidi. Anche organizzare la propria giornata alimentare nei cinque pasti è di aiuto nel sentirsi meno pesanti.
Quali sono i rimedi in caso di cattiva digestione?
- Masticare lentamente: i problemi di cattiva digestione derivano dal modo di alimentarsi che molto spesso è veloce.
- Marinare le fonti proteiche (carne e pesce): è buona abitudine far macerarle con succo di limone, utile a rendere più digeribili le proteine;
- Verdura cruda prima del pranzo: iniziare il pasto con un’insalata di finocchi è un rimedio utile a mantenersi più leggeri;
- Prestare attenzione alla cottura delle verdure: se le verdure si arricchiscono troppo di acqua (come nel caso delle verdure bollite) si può creare gonfiore e fermentazione. Meglio preferire verdure grigliate, cotte al forno oppure spadellate con olio evo;
- Non eccedere con caffè, alcolici e alimenti zuccherini;
- Cottura dei legumi: per evitare che questi creino gonfiore è bene metterli in ammollo con foglie di alloro.
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