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Mercoledì, 17 Aprile 2024
“Gloria al cibo”

“Gloria al cibo”

A cura di Gloria Cartelli

Mi chiamo Gloria, ho 34 anni e vivo a Lecce. Sono biologa nutrizionista, laureata in biotecnologie industriali presso l’Università degli studi di Pavia nell’aprile 2012. Studiando le biotecnologie agroalimentari mi sono appassionata di nutrizione e così ho proseguito i miei studi a Milano per frequentare un master in Nutrizione umana. Nel 2013 sono rientrata nella mia città d’origine, Lecce, in cui svolgo tutt’ora la libera professione in uno studio medico associato. Elaboro terapie alimentari personalizzate e i miei pazienti includono bambini di età scolastica ad adulti e sportivi. Aiuto e coinvolgo i miei pazienti a recuperare il naturale peso forma e al mantenimento del proprio stato di benessere attraverso una sana educazione alimentare. Il raggiungimento degli obiettivi si realizza attraverso un’attenta analisi dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente che viene seguito, incontrato periodicamente nel mio studio e supportato emotivamente per il raggiungimento dei propri risultati. L’obiettivo è fornire una consulenza nutrizionale su misura, dettata in base alle caratteristiche specifiche del paziente quali l’età, le abitudini di vita e che sia personalizzata nel tempo

“Gloria al cibo”

Difficoltà allo stomaco: digestione lenta e faticosa

È un problema piuttosto diffuso, soprattutto in caso di pasti troppo abbondanti o veloci e di uno stile di vita poco sano. La cattiva digestione, nota anche come dispepsia, è causata da un insieme di fattori che possono alterare la corretta digestione e più in generale l’equilibrio gastrointestinale

La dispepsia (dal greco “dys”, difficile e “pepsis”, digestione) è una manifestazione caratterizzata da diversi sintomi, che nella maggior parte dei casi sono di tipo aspecifico, cioè riferibili a innumerevoli disturbi preesistenti (gastrite, reflusso gastroesofageo, stitichezza, calcoli alla cistifellea, alterazioni della funzionalità epatica o pancreatica). Ci sono inoltre fasi della vita, in particolare della donna, in cui ci si può trovare a fare i conti con la difficoltà a digerire. In gravidanza, per esempio, molte donne possono avere questo problema, così come in menopausa; in entrambi i casi il corpo deve affrontare una serie di cambiamenti a livello ormonale che possono influire anche sul sistema digerente.

La digestione è una funzione esercitata dall’apparato digerente e attraverso di essa le sostanze contenute negli alimenti vengono modificate per essere assorbite e utilizzate dall’organismo.

Tuttavia può capitare che in risposta a diversi motivi si parli di “cattiva digestione”; questo accade per esempio in presenza di allergie o intolleranze alimentari, se si introduce una quantità eccessiva di cibo, se si bevono bevande troppo fredde. Diversi sono anche i sintomi che possono accompagnare questa fastidiosa digestione: alitosi, bruciori di stomaco, nausea ecc.

Cosa fare per contrastare la cattiva digestione?

Per alleviare i sintomi della cattiva digestione è fondamentale seguire un’alimentazione sana.

In particolare, è fisiologico che con l’avanzare dell’età l’organismo cominci a produrre meno enzimi; infatti è utile introdurli per sostenere l’attività degli enzimi digestivi già presenti nell’organismo, agendo su diversi componenti come grassi, proteine e zuccheri. Durante la cottura si perde gran parte degli enzimi che invece si trovano in tutti gli alimenti di origine vegetale freschi e crudi. Inoltre l’alimentazione corretta per chi soffre di cattiva digestione dovrebbe prevedere l’esclusione di cibi grassi e acidi. Anche organizzare la propria giornata alimentare nei cinque pasti è di aiuto nel sentirsi meno pesanti.

Quali sono i rimedi in caso di cattiva digestione?

  • Masticare lentamente: i problemi di cattiva digestione derivano dal modo di alimentarsi che molto spesso è veloce.
  • Marinare le fonti proteiche (carne e pesce): è buona abitudine far macerarle con succo di limone, utile a rendere più digeribili le proteine;
  • Verdura cruda prima del pranzo: iniziare il pasto con un’insalata di finocchi è un rimedio utile a mantenersi più leggeri;
  • Prestare attenzione alla cottura delle verdure: se le verdure si arricchiscono troppo di acqua (come nel caso delle verdure bollite) si può creare gonfiore e fermentazione. Meglio preferire verdure grigliate, cotte al forno oppure spadellate con olio evo;
  • Non eccedere con caffè, alcolici e alimenti zuccherini;
  • Cottura dei legumi: per evitare che questi creino gonfiore è bene metterli in ammollo con foglie di alloro.

Volete contattare Gloria Cartelli?

Scrivete a: cartelligloria@yahoo.it e visita il mio blog: www.gloriacartelli.blog

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