Con il loro colore rosso acceso, le ciliegie sono il frutto di un albero che appartiene alla famiglia delle Rosacee. Si raccolgono da metà maggio e per tutto il mese di giugno; vanno colte quando sono mature perché una volta staccate non maturano più.

In base al colore e alla consistenza se ne distinguono due categorie:

• Le tenerine, piccole dal colore chiaro e dalla polpa tenera;
• Le duracine (o duroni) che invece sono più grandi e hanno un colore scuro e una polpa decisamente più croccante.

Proprietà e benefici

Le ciliegie sono ricche di vitamina A e C che aiutano a proteggere la vista e contribuiscono a rafforzare il nostro sistema immunitario.

Presentano anche buoni quantitativi di potassio, il minerale più importante per la regolazione della pressione arteriosa, muscoli e nervi.

Inoltre favoriscono il recupero muscolare da attività fisica, grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Le ciliegie sono ricche di un particolare zucchero, chiamato levulosio; si tratta di uno zucchero a basso indice glicemico che viene assorbito più gradualmente dall’organismo.

Contengono inoltre una sostanza antiossidante, la quercetina; questo flavonoide interagisce con diversi enzimi cellulari coinvolti nell’infiammazione e nella proliferazione cellulare. E’ inoltre un potente antiossidante in grado di eliminare i radicali liberi e proteggere le cellule.

Calorie

Le ciliegie sono frutti mediamente più calorici degli altri frutti tipici del periodo estivo a causa dell’elevato quantitativo di zuccheri e in particolare di fruttosio e glucosio. 100 grammi di ciliegie infatti apportano circa 63 calorie.

Quante ciliegie si possono mangiare al giorno?

E’ vero che una tira l’altra!

Esiste però un limite soprattutto se siamo golosi di altra frutta estiva e desideriamo mangiarne più tipologie durante la giornata. In tal caso è bene fare uno spuntino con 20-25 ciliegie e in genere non superare i 200 grammi.

Controindicazioni

Non esistono particolari controindicazioni al consumo di ciliegie, tuttavia potrebbero provocare coliche o peggiorare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. In questi casi il loro consumo deve essere quanto più limitato possibile. Inoltre è bene ricordare che hanno proprietà lassative e soprattutto per i più piccoli il loro consumo dovrebbe essere limitato.

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