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Giovedì, 25 Aprile 2024
“Gloria al cibo”

“Gloria al cibo”

A cura di Gloria Cartelli

Mi chiamo Gloria, ho 34 anni e vivo a Lecce. Sono biologa nutrizionista, laureata in biotecnologie industriali presso l’Università degli studi di Pavia nell’aprile 2012. Studiando le biotecnologie agroalimentari mi sono appassionata di nutrizione e così ho proseguito i miei studi a Milano per frequentare un master in Nutrizione umana. Nel 2013 sono rientrata nella mia città d’origine, Lecce, in cui svolgo tutt’ora la libera professione in uno studio medico associato. Elaboro terapie alimentari personalizzate e i miei pazienti includono bambini di età scolastica ad adulti e sportivi. Aiuto e coinvolgo i miei pazienti a recuperare il naturale peso forma e al mantenimento del proprio stato di benessere attraverso una sana educazione alimentare. Il raggiungimento degli obiettivi si realizza attraverso un’attenta analisi dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente che viene seguito, incontrato periodicamente nel mio studio e supportato emotivamente per il raggiungimento dei propri risultati. L’obiettivo è fornire una consulenza nutrizionale su misura, dettata in base alle caratteristiche specifiche del paziente quali l’età, le abitudini di vita e che sia personalizzata nel tempo

“Gloria al cibo”

Feta, il formaggio greco che arricchisce di gusto e nutrienti tante ricette

La feta è un formaggio a pasta semidura originario della Grecia. Grazie al suo caratteristico sapore, dovuto soprattutto alla maturazione in salamoia, la feta è ideale per arricchire di gusto e nutrienti moltissime ricette: dalle insalate agli antipasti, fino ai primi piatti e secondi piatti

La feta è il formaggio stagionato greco prodotto con latte intero di pecora o una combinazione di latte di pecora e di capra. Ha un sapore salato che deve alla salamoia con cui viene stagionato. È’ caratterizzato da un colore bianco gesso e dalla consistenza friabile. E’ un formaggio DOP (denominazione di origine protetta), il che significa che il nome “feta” può essere attribuito solamente al prodotto realizzato in determinate zone della Grecia.

I suoi metodi di produzione tradizionali iniziano con l’aggiunta di caglio e caseina al latte di pecora pastorizzato o crudo, al latte di capra o a una miscela dei due. Una volta che si addensa, la cagliata viene separata, pressata negli stampi e scolata dal siero in eccesso. I casari tagliano la feta in blocchi più piccoli (infatti feta significa “affettata” in greco), vengono poi salati e asciugati per un paio di giorni almeno prima di immergerli in salamoia dove stagionano per diversi mesi.

Caratteristiche nutrizionali

La feta è un formaggio dalla digeribilità media, poiché la sua porzione lipidica risulta piuttosto rilevante. D’altro canto, presenta una densità energetica tra le meno elevate, grazie all’abbondante quantità d’acqua. Infatti, nonostante sia conservata in salamoia, la feta è sottoposta ad una disidratazione inferiore alla media dei prodotti caseari (questo anche per l’assenza della stagionatura). Le caratteristiche nutrizionali sono varie; innanzitutto contiene poco lattosio e ciò la rende idonea all’alimentazione di coloro che non tollerano bene il lattosio. La feta apporta una discreta concentrazione di proteine ad alto valore biologico. Per quanto riguarda l’apporto vitaminico, è ricca di vitamina B2 e vitamina A. Invece, per l’apporto dei sali minerali, abbondano soprattutto calcio, fosforo e sodio: quest’ultimo costituisce un elemento sfavorevole, poiché il suo eccesso nella dieta è considerato un fattore di rischio per l’insorgenza dell’ipertensione arteriosa. 

Usi in cucina e come mangiarla

La feta si sbriciola facilmente, il che la rende un ingrediente perfetto per le insalate. Inoltre, può essere utilizzata per sfiziosi aperitivi in quanto si abbina molto bene alle olive. Si ammorbidisce nei piatti caldi, ma non si scioglie mai completamente.

Si può gustare in vari modi:

  • Sul pane tostato: tagliare la feta a fettine sottili e condire con olio evo e basilico.
  • Nelle insalate: tagliare la feta a cubetti e mescolarla nelle insalate. Data la friabilità del formaggio si può anche sbriciolare anziché tagliarla.
  • Alla griglia: grigliare la feta e condirla a piacere.
  • Sulla pasta: nelle insalate fredde di pasta si abbina con verdure grigliate come zucchine e melanzane.
  • Nelle omelette: aggiungere la feta sbriciolata insieme agli altri ingredienti all’interno dell’omelette prima di ripiegarla su sé stessa.
  • Con la frutta: la feta si può mescolare anche alla frutta per creare piati estivi e dessert freschi e genuini. Per esempio basta tagliare qualche fetta di anguria e sbriciolarvi sopra la feta.

Volete contattare Gloria Cartelli?

Scrivete a: cartelligloria@yahoo.it e visita il mio blog: www.gloriacartelli.blog

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