La rosa: una regina benefica anche per le difese immunitarie
Con la sua singolare bellezza multicolore, che deve alla conformazione dei suoi petali profumati, la rosa ha versatili utili: dall’alimentazione alle tisane e come supporto per le nostre difese immunitarie
Nel mondo greco e romano, la rosa era associata al mito di Afrodite e Adone: la dea, innamorata del giovane cacciatore, nulla può fare per salvarlo dalla morte provocata dall’attacco di un cinghiale. Nel soccorrere l’amato, Afrodite si ferisce con dei rovi e il suo sangue fa sbocciare delle rose rosse.
Salutare oltre che bella
Originaria dell’Europa e dell’Asia, la rosa, come genere botanico, appartiene alla famiglia delle Rosacee, che comprende ben 150 specie diverse. Sorprende per la varietà di forme e colori dei suoi fiori, che possono differire in dimensioni e struttura, dai più semplici dalla forma appiattita a quelli minuziosamente elaborati (detti “a pompon”), ma anche per l’andamento dell’intera pianta che può essere cespuglioso, rampicante, strisciante o arbustivo. Ma al di là dell’innegabile valore decorativo, diverse sono le tipologie di rosa che possono rappresentare una risorsa importante per la salute e il benessere, sia sul piano cosmetico, che psico-fisico:
- Rosa canina, della quale si utilizzano i falsi frutti (cinorroidi) ricchi di vitamina C e quindi utili per mantenere in piena efficienza il nostro sistema immunitario;
- Rosa mosqueta, pianta spontanea della regione Andina simile per molti aspetti alla rosa canina, che a fine fioritura produce un frutto di colore rosso ricco di semi dai quali viene ottenuto un olio prezioso per il suo valore cosmetico
- Rosa damascena, una tra le varietà di rose più utilizzate in cosmesi; grazie ai suoi estratti la pelle acquista idratazione, elasticità e tonicità.
Utile nella digestione
Con i petali della rosa è possibile preparare un infuso profumato: oltre a possedere un’azione tonica e riequilibrante sul sistema nervoso (può contribuire a ristabilire la serenità), la rosa, utilizzata in forma di infuso subito dopo i pasti, è in grado di favorire una corretta digestione e dare sollievo a crampi e coliche. Per preparare un infuso alla rosa è sufficiente utilizzare 4-5 petali freschi per una tazza da 150-200 ml di acqua bollente. L’efficacia dell’infuso è maggiore se si ha l’accortezza di coprire la tazza con un piattino per evitare che l’olio essenziale “abbandoni” la tazza con il vapore. La rosa inoltre ha un’azione specifica sull’utero calmando gli spasmi; ottima anche contro raffreddori, tosse e mal di gola. L’infuso può essere utilizzato per sciacqui e gargarismi in caso di irritazioni della gola e della bocca, come gengiviti ed afte.
Un supporto per il sistema immunitario
La rosa canina è nota non solo per la bellezza dei suoi fiori, quanto per il suo ricco contenuto di nutrienti che caratterizza i suoi “falsi” frutti. I cinorroidi della rosa canina hanno origine dall’ingrossamento del ricettacolo del fiore (la parte sottostante la rosa a forma di coppa), che contiene i veri frutti della pianta: gli acheni. Ricchi di vitamina C, i cinorroidi contribuiscono a integrare il nostro apporto di tale vitamina importante per il benessere del nostro organismo, ma anche per la bellezza di pelle e capelli. Grazie al giusto apporto di vitamina C è possibile assicurare non solo l’efficienza del nostro sistema immunitario ma anche la produzione di collagene (la sostanza responsabile della “struttura” della pelle, alla quale conferisce tonicità e compattezza).
Usi in cucina
Le rose rientrano tra i fiori “eduli” adatti a essere utilizzati come alimento. Ovviamente bisogna prima di tutto essere certi che i petali raccolti siano lontani da fonti di inquinamento ambientale e del terreno, ma anche privi di trattamenti con sostanze chimiche.
Ricchi di vitamina C, carotene, vitamine del gruppo B, sali minerali come calcio e potassio, i petali di rosa possono integrarsi nell’alimentazione quotidiana arricchendo le insalate. I petali di rosa si possono aggiungere ad esempio a un’insalata misticanza, insieme ad una manciata di lamponi o fragole e un cucchiaino di semi di lino, che regala al piatto una consistenza croccante; le fibre prebiotiche inoltre aiutano l’intestino a funzionare meglio. Si condisce il tutto con un filo di olio evo e un pizzico di sale. Sia la rosa che le fragole e i lamponi contengono antocianine, sostanze con azione antiossidante che proteggono l’apparato cardiocircolatorio e quindi favoriscono il benessere del microcircolo.
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