Come scegliere le uova al supermercato?
Davanti allo scaffale è spesso confusione totale: quali acquistare? Cosa cambia in base a ciò che è scritto sulla confezione? Le uova sono un alimento completo e un loro regolare consumo a settimana aiuta a variare la nostra alimentazione
Le uova sono un alimento completo dal punto di vista nutritivo, soprattutto per via del loro apporto proteico. Si possono mangiare in tanti modi e, se non si hanno particolari problemi, sono benefiche per l’organismo. L’uovo, infatti, occupa il primo posto nella scala degli alimenti ad alto valore biologico: un uovo fornisce circa 7 grammi di proteine contenenti tutti gli amminoacidi essenziali, quelli che l’organismo non può produrre da solo.
Proprietà dell’uovo
L’uovo è ricco di sali minerali tra cui il fosforo, necessario per la formazione delle ossa e una discreta quantità di ferro. Ottimo è il contenuto di vitamine, in particolare la A ed E, che svolgono un’azione antiossidante. I grassi costituiscono circa il 10 % del contenuto dell’uovo e di questi il 70% sono lecitine necessarie per mantenere l’elasticità delle arterie.
Come leggere il codice delle uova?
Tante sono le informazioni e i falsi miti che si accavallano sia sul loro consumo che riguardo alla loro scelta. Una delle questioni più dubbie è sull’allevamento: molto spesso si sente parlare di allevamento a terra, ma senza comprendere la differenza ad esempio con le uova biologiche.
È importante saper leggere l’etichetta e in particolar modo il codice che troviamo sopra le uova in commercio.
Secondo le direttive dell’Unione Europea sopra ogni uovo messo in commercio vi è stampato un codice. Questo codice inizia con una cifra (compresa tra 0 e 3), due lettere e infine altre 5 cifre.
- La prima cifra si riferisce proprio al tipo di allevamento cui sono sottoposte le galline che hanno covato le uova: 0 vuol dire che le uova sono biologiche, 2 allevamento a terra e 3 allevamento in gabbia.
- La sigla seguente indica il paese dell’Unione Europea da cui provengono le uova: IT ad esempio indica l’Italia.
- Le cifre finali indicano il codice dell’allevamento.
Cosa vuol dire “uova biologiche” e “uova da allevamento all’aperto?”
Le uova sono biologiche quando le galline sono nutrite con mangime biologico. Inoltre le galline devono avere a disposizione lettiere, trespoli e nidi, oltre ovviamente all’accesso all’esterno.
Nel secondo caso, ovvero all’allevamento all’aperto, non vi è l’obbligo di mangime biologico.
La scadenza delle uova
Per quanto riguarda le uova prima della scadenza è opportuno controllare la data in cui sono state deposte, che ne certifica la freschezza che è indicata sulla confezione. Tuttavia risalire alla data di deposizione non è comunque difficile, in quanto per legge la data di scadenza deve essere al massimo 28 giorni dopo la deposizione delle uova.
A prescindere dalla scadenza le uova vanno consumate quanto prima possibile non solo per una questione di sapore. Le uova fresche infatti hanno nel guscio e nell’albume una serie di barriere naturali ai germi, che però vengono a deteriorarsi con il passare del tempo, permettendo il proliferare di batteri all’interno delle uova.
Quante uova bisogna mangiare?
Altro falso mito diffuso è il consumo delle uova, secondo il quale mangiarne troppe farebbe male.
Ovviamente non bisogna esagerare, ma a meno che non si abbiano allergie o intolleranze le uova non fanno male. Perciò in una normale dieta si possono mangiare tranquillamente fino a 4 uova a settimana. Se poi si pratica sport tale numero può aumentare e in alcuni casi favorire maggiormente il consumo dei bianchi, cioè gli albumi, ricchi di proteine.
Come e quando consumare le uova
L’uovo è altamente digeribile, perché le sue sostanze vengono utilizzate dall’organismo al 95%, una percentuale molto alta se paragonata alle possibilità di assimilazione di altri alimenti. Il modo migliore per sfruttarne appieno le proprietà è quello di consumarne alla coque.
Se si ha la certezza che l’uovo è di giornata, se ne può consumare il tuorlo crudo. L’albume, invece, va sempre cotto per essere assimilato. Esso infatti contiene una sostanza, l’avidina che, se l’albume viene consumato crudo, ne impedisce il completo utilizzo da parte dell’organismo.
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