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Giovedì, 25 Aprile 2024
“Gloria al cibo”

“Gloria al cibo”

A cura di Gloria Cartelli

Mi chiamo Gloria, ho 34 anni e vivo a Lecce. Sono biologa nutrizionista, laureata in biotecnologie industriali presso l’Università degli studi di Pavia nell’aprile 2012. Studiando le biotecnologie agroalimentari mi sono appassionata di nutrizione e così ho proseguito i miei studi a Milano per frequentare un master in Nutrizione umana. Nel 2013 sono rientrata nella mia città d’origine, Lecce, in cui svolgo tutt’ora la libera professione in uno studio medico associato. Elaboro terapie alimentari personalizzate e i miei pazienti includono bambini di età scolastica ad adulti e sportivi. Aiuto e coinvolgo i miei pazienti a recuperare il naturale peso forma e al mantenimento del proprio stato di benessere attraverso una sana educazione alimentare. Il raggiungimento degli obiettivi si realizza attraverso un’attenta analisi dei bisogni nutritivi ed energetici del paziente che viene seguito, incontrato periodicamente nel mio studio e supportato emotivamente per il raggiungimento dei propri risultati. L’obiettivo è fornire una consulenza nutrizionale su misura, dettata in base alle caratteristiche specifiche del paziente quali l’età, le abitudini di vita e che sia personalizzata nel tempo

“Gloria al cibo”

Saltare i pasti, che errore: aumenta il rischio di accumulare chili in più

Il nostro organismo dapprima perde liquidi, poi i muscoli e infine le riserve di grasso. Questo circolo vizioso crea la riduzione della massa muscolare e l’aumento invece di quella grassa

Da oggi, su LeccePrima, inauguriamo il blog di Gloria Cartelli. Biologia nutrizionista (qui tutto ciò che c'è da sapere su di lei) ci accompagnerà in un viaggio nel mondo dell'alimentazione. Per vivere in modo sano e sfatare molti falsi (e a volte pericolosi) miti in un periodo in cui dominano sempre di più sedicenti guru, pseudoesperti e diete fai-da-te, magari rimediate su Internet. "Gloria al cibo", abbiamo voluto ribattezzare questo spazio, in onore al nome dell'autrice e per ricordarci tutti che il cibo deve essere un piacere, ma da vivere in modo equilibrato.

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Molto spesso accade che dopo un pasto abbondante si digiuni a quello successivo. Ciò può essere comprensibile nei giorni di festa che tra poco coinvolgeranno tutti noi, come il cenone e il pranzo di Natale. Ma, cosa accade al nostro organismo, se saltare la cena o il pranzo, diventi un escamotage per recuperare le nostre sconsiderate abbuffate?

In realtà solo un apparente dimagrimento. Il nostro organismo dapprima perde liquidi, poi i muscoli e infine le riserve di grasso. Questo circolo vizioso crea la riduzione della massa muscolare (che è quella da preservare) e l’aumento invece della massa grassa (ciò che invece dovremmo perdere).

Favorisce il cosidetto “effetto yo-yo”

E’ ormai noto che chi si sottopone a diete drastiche è soggetto al famigerato “effetto yo-yo”, conosciuto anche come “effetto fisarmonica” e questo si verifica quando si perde peso con velocità. La conseguenza: ripresa dei chili persi e non solo. Tale processo è pericoloso sia per la linea, sia, soprattutto, per la nostra salute. Determina infatti carenze nutrizionali, con relative ripercussioni al nostro metabolismo. In più, predispone alla ripresa del peso e in particolare di massa grassa. I digiuni prolungati determinano improvvisi e incontrollati attacchi di fame, con la quasi certezza di mangiare di più al pasto successivo.

Il nostro metabolismo rallenta

Saltare i pasti della giornata determina un calo del metabolismo e il conseguente consumo di calorie a riposo. Così il corpo brucia meno e il peso a lungo andare aumenta. Per rendere veloce il nostro metabolismo occorre mangiare poco e spesso. Ciò vuol dire mantenere regolari i tre pasti della giornata (ovvero colazione, pranzo e cena) e inserire i due spuntini rispettivamente di metà mattina e metà pomeriggio.

Quali sono gli effetti mentali che si hanno nel digiunare?

Irritabilità e stress: saltare i pasti aumenta i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress prodotto dalle ghiandole surrenali che determinano maggiore rilascio di cortisolo in mancanza di altri nutrienti.

Aumento della fame: la mancanza di zuccheri spinge il cervello alla voglia di cibo, in particolare a cibi ricchi di zuccheri e grassi, come snack e alimenti di vario genere, quindi cibi ipercalorici e poco sazianti.

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