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Cappe da cucina: le tipologie per una casa smart

Elettrodomestici indispensabili per liberare l’angolo cottura dai cattivi odori, possono diventare anche elementi d’arredo

Grigliate, fritti o lunghe cotture sono tutte preparazioni deliziose che mettono a dura prova le abilità dei cuochi provetti, ma che possono anche lasciare odori sgradevoli in casa. Per evitare spiacevoli inconvenienti la cappa è l’elettrodomestico immancabile in cucina, ormai obbligatoria per legge libera l’ambiente da fumi, vapori e agenti inquinanti.

Realizzate in acciaio o vetro sono diventate dei veri e propri complementi d’arredo scelte per il loro design oltre che per le loro caratteristiche sempre più smart. Se abbiamo voglia di rinnovare la cucina e regalarle un tocco in più, prima di scegliere il modello che si addice alle nostre esigenze è utile scoprire tutte le proprietà di questo elettrodomestico.

Le caratteristiche della cappa

La cappa in cucina ha lo scopo di eliminare gli odori, i fumi e il vapore per avere un ambiente sano, privo di agenti inquinanti. Diventata obbligatoria, per essere a norma deve avere la stessa larghezza, o più grande, del piano cottura, le dimensioni consigliate variano tra i 60 e i 120 cm. La cappa deve essere montata ad una distanza dai fornelli che oscilla tra i 65 e i 90 cm, molto dipende dal tubo per l’evacuazione dei fumi. Infine, la rumorosità deve essere compresa tra 50 e 70 decibel.

In commercio esistono due tipologie di cappa:

  • aspirante: l’aria per essere purificata, passa attraverso un sistema di filtri antigrasso realizzati in alluminio o acciaio. Una volta pulita dalle scorie entra nella canna fumaria che la porta all’esterno;
  • filtrante: viene installata in quelle cucine prive di un tubo per la ventilazione verso l’esterno. Questo modello preleva l’aria viziata, la purifica dagli odori e i fumi e la restituisce pulita. Per essere a norma, la cappa deve essere abbinata agli elettroventilatori che garantiscono un ricambio dell’aria più efficiente. I filtri più funzionali sono quelli a carbone attivo che riescono a trattenere tutte le impurità e le più minuscole particelle di odore.

Tipologie di cappe da cucina

Per quanto concerne la tipologia ci sono varie alternative che rispecchiano i gusti personali e il tipo di cucina in cui montare la cappa:

  • a parete: detta anche a camino per la sua forma, è indicata per quelle cucine che si sviluppano lungo il muro. Realizzata in acciaio inossidabile ha un design elegante che spesso spicca all’interno della cucina;
  • a isola: sospesa e ancorata al soffitto, ha uno stile moderno che si adatta alle cucina con il piano cottura inserito nell’isola;
  • a incasso: anche questo modello è definito a caminetto ed è montata in quelle cucine che hanno il piano cottura a ridosso dell’angolo. Realizzata in acciaio, si adatta ai contesti sia moderni che classici;
  • a incasso: la cappa viene inserita all’interno di un pensile, per questo viene chiamata anche cappa sottopensile. La caratteristica di questo modello è che non è a vista ma è coperta dall’anta del mobile. Molto pratica ha un livello di aspirazione efficiente.

Installazione e manutenzione della cappa

Il corretto funzionamento della cappa è fondamentale per liberare la cucina da agenti inquinanti, ma per funzionare al meglio l’installazione deve essere realizzata da personale specializzato. La manutenzione invece, dipende dalla tipologia di filtri, quelli a carboni devono essere sostituiti una volta ogni tre mesi, i filtri metallici invece possono essere puliti periodicamente.

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Cappa aspirante 60 cm

Cappa aspirante sottopensile

Cappa sospesa

Cappa inclinata

Cappa con filtro a carboni attivi

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