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Mutuo per la casa nel Salento: ecco a cosa stare attenti

Di seguito è proposta una guida che suggerisce le voci da attenzionare sul contratto, e che mette in luce quali sono i costi aggiuntivi

LECCE - L'apertura di un mutuo - oggi come oggi -  è un'operazione ricorrente per chi decide di cambiare casa;  interessa molti leccesi, di città e di tutto il territorio, che vogliono stabilirsi sia nella provincia salentina che altrove.

Secondo l'usuale definizione, è il prestito erogato da un istituto di credito (detto mutuante) rilasciato solitamente per importi di un certo rilievo, contro la prestazione di una garanzia. Nel caso di un muto concesso per agevolare l'acquisto di un immobile, la garanzia è l'immbolile stesso. 

A differenza di un comune finanziamento, dunque, a variare è il valore dell'importo e la sopraindicata "garanzia". Questo vuol dire che se si smettono di pagare le rate, il mutuante ha la possibilità di arrivare fino al pignoramento della casa. 

Cosa verificare

Se si accende un mutuo le varianti in gioco sono molteplici: la prima grandezza a cui guardare con attenzione è il rapporto di indebitamento, ovvero quello fra l'importo del mutuo ed il valore dell'immobile che viene posto a garanzia del prestito. E' quindi la percentuale del valore dell'abitazione, che si chiede in prestito alla banca. 

Attezione però! Il valore della casa non è quello che si paga per acquistarla, ma il valore predisposto da una perizia apposita svolta da un soggetto terzo. Com'è comprensibile immaginare, queste due cifre spesso non concordano. 

Solitamente, la banca non finanzia mai più dell'80% del valore della casa. Gli istituti di credito garantiscono condizioni economiche migliori al diminuire di questo indice: un basso rapporto di indebitamento è generalmente associato a tassi di interesse contenuti. Questo perché se le rate non vengono pagate ed il livello di indebitamento è basso, la banca potrà facilmente rientrare nella somma prestata tramite il ricavato della vendita dell'immobile. 

Quali sono i costi

Quelli previsti si chiamano "costi accessori", e comprendono l'istruttoria della banca, l'apertura della pratica, e tutte le piccole imposte. Inoltre è possibile che la banca possa chiedere l'attivazione di alcune polizze. Non vanno dimenticate - inoltre - le spese per il perito ed il notaio. 

Va ricordato che per i mutui è obbligatorio indicare il TAEG (tasso d'interesse) o l'ISC (indicatore sintetico di costo), al fine di avere le giuste indicazioni sul peso delle tasse e sul mutuo proposto. Attenzione, però, perché l'ISC non tiene conto di alcune voci aggiuntive: perito, notaio, polizze non obbligatorie. 

Chiarimenti su queste voci

Le banche possono richiedere un'assicurazione a copertura sul rischio incendio e scoppio della casa. Potrebbe essere suggerita, o richiesta come condizione necessaria per l'erogazione del mutuo, la stipula di polizze nel caso di perdita del lavoro o infortunio. I costi ovviamente sono tutti a carico di chi richiede il mutuo. 

Le spese per il perito, invece, serviranno a pagare un professionista che faccia la valutazione dell'immobile. Quelle del notario, invece, risultano maggiori rispetto a chi compra senza mutuo, a causa della molteplicità dei documenti richiesti. 

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