Dico la mia Non solo le autorità preposte (personale della scuola, dietiste, autorità sanitarie, amministratori pubblici, organi di polizia, aziende regionali di protezione ambientale) ma anche i genitori hanno il diritto di pretendere che gli alimenti somministrati ai bambini presso le mense scolastiche rispondano, per qualità e per quantità, a TUTTI i requisiti richiesti per i prodotti destinati al consumo umano ed in particolare a bambini in tenerà età. Credo, però, che i più elementari principi di correttezza impongono di ottenere - prima ancora di pronunciare qualsiasi giudizio di merito gli esiti degli accertamenti in corso e gli eventuali provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Amplificare una notizia risponde, sì, ad esigenze di carattere giornalistico, ma non è senza conseguenze per un'azienda che si è sempre distinta, nel corso degl anni e per milioni di pasti erogati, per un senso di scrupolo quasi maniacale, che a Nardò, come in altre realtà scolastiche, ha sempre saputo meritare pieno ed incondizionato aprrezzamento sia da parte delle famiglie sia da parte degli insegnanti. Anche quest ultimi, infatti, persone adulte e dotate di intelligenza e di sensibilità, consumano gli stessi prodotti che vengono preparati per i bambini. Ancora ua volta, quindi, va detto che - in questa come in altre situazioni consimili - un pò più di prudenza non fa male a nessuno e non crea inutili allarmismi ; al contrario, giova a tutti (utenti, famiglie, fornitori) nella fase di ricerca della verità.