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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il servizio 118 compie dieci anni. "Bilancio roseo, puntiamo in alto"

Convegno presso l'hotel Hilton di Lecce tra i chiaroscuri della sanità locale. I vertici sanitari rispondono alle polemiche sui reparti di terapia intensiva, passi in avanti per il servizio di emergenza che punta a rinforzarsi

LECCE - Il servizio di emergenza – urgenza 118 della provincia di Lecce compie dieci anni dalla sua istituzione sul territorio. E' il tempo, quindi, di tracciare un primo bilancio di un'attività sanitaria di primaria importanza per i cittadini. Ed i vertici della sanità locale – dal direttore generale Valdo Mellone, al direttore sanitario Ottavio Naracci fino all'ex assessore regionale al ramo, Tommaso Fiore – insieme ai rappresentanti delle forze armate, dei vigili del fuoco e delle istitutioni locali, si sono dati appuntamento presso l'hotel Hilton Garden del capoluogo per un convegno organizzato dal responsabile del servizio di Lecce, Maurizio Scardia.

Sullo sfondo di un decennio che, sulla base dei dati raccolti dal 2003 ad oggi, ha registrato un incremento qualitativo del servizio e nel numero delle prestazioni erogate, si delinea la polemica delle cronache quotidiane.

Non si voltano dall'altra parte, i vertici della Asl, rispetto alla necessità di offrire una risposta certa ai cittadini in materia di salute. In ordine di tempo, il caso clamoroso dell'anziano ottantenne che ha dovuto attendere più di mezza giornata prima di poter accedere al reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Vito Fazzi", per quanto eccezionale non è il primo né, forse, l'ultimo.

Dal palco del convegno il primo a raccogliere il guanto di sfida è proprio Narracci. Una rapida mensione alla polemica mediatica e poi la rassicurazione sulla precisa volontà dell'azienda sanitaria di riorganizzare la rete territoriale dei reparti di rianimazione. Le previsioni del direttore sono rosee: raddoppio dei posti letto nel reparto del nosocomio di Casarano e attivazioni di nuovi moduli a Gallipoli. Narracci fa cenno anche al guasto tecnico che ha comportato il blocco, quasi in contemporanea, di tre Pet Tac in una sfortunata giornata per la sanità locale, assicurando che uno dei macchinari adibiti alla diagnosi di patologie gravi è tornato in funzione già nella giornata di ieri.

Tocca all'assessore Fiore ripercorre le tappe più difficili e le criticità attraversate dal sistema sanitario regionale stretto nella morsa dei tagli delle risorse. In dieci anni, la volontà di superare "steccati politici ed istituzionali ha prodotto un piano di riorganizzazione nuovo e più ordinato".

MAURIZIO SCARDIA-2Il risultato di questo sforzo congiunto per l'elevazione degli standard anche viene presentato dal responsabile leccese Maurizio Scardia. Il servizio di emergenza ad oggi conta 23 postazioni fisse più dieci estive, impiega 102 infermieri, 86 medici, 77 autisti soccorritori e collabora con 11 associazioni di volontariato.

Dal 2003 ad oggi sono state addestrate alla professione quasi 9 mila persone. I più importanti passi in avanti sono stati compiuti nella gestione dei grandi eventi (vedi i concerti della Notte della Taranta e le manifestazioni collegate alla Focara di Novoli), delle grandi emergenze e dei flussi turistici nella stagione estiva.

Se il picco stagionale che fa lievitare la popolazione salentina fino alla soglia del milione e 200 mila abitanti, coincide con un carico di lavoro extra, proprio in concomitanza con ferie e vacanze del personale, "proprio in questa condizione estrema il sistema ha dimostrato tenuta ed una grande efficienza".

Identico discorso per la gestione dell'emergenza migratoria che si presenta ad ondate cicliche, nelle zone frontaliere di Gallipoli ed Otranto, grazie anche alla collaborazione con tutte le altre organizzazioni civili e militari: dalla croce rossa, ai vigili del fuoco, dalle capitanerie di porto fino alla rete ospedaliera.

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