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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Otranto

Lascia l’azienda al figlio, ma gli rende la vita impossibile: indagato per stalking

Nelle scorse ore un 74enne di Otranto è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento al famigliare che l’ha denunciato per atti persecutori. Fissato per venerdì, l’interrogatorio

OTRANTO - Aveva donato al figlio l’intera quota di partecipazione al capitale sociale dell’azienda di famiglia, ma pur non avendo più alcun titolo per imporre le sue decisioni, si sarebbe presentato sistematicamente presso i locali dell’impresa, comportandosi in modo autoritario e violento nei suoi confronti.

Non avrebbe perso occasione per denigrarlo, anche in presenza dei clienti, con frasi del tipo “Ti giro la scrivania in faccia…non fai niente e te ne devi andare”, “Ti taglio in due come un porco, tanto sei già un porco!”. In alcune circostanze, dalle parole sarebbe passato ai fatti, scaraventandogli addosso suppellettili, o prendendolo a schiaffi e pugni, e in una occasione, sarebbe arrivato a puntargli al collo e poi all’addome, un oggetto appuntito, urlandogli contro: “Te lo metto nella pancia!”.

Sono queste alcune delle accuse contenute nel divieto di avvicinamento firmato dal giudice Angelo Zizzari che ha imposto all’indagato, un 74enne di Otranto, di tenersi lontano, ad almeno 200 metri, dalla vittima e di non comunicare con questa in alcun modo.

Nella denuncia sporta dall’imprenditore - che ha consegnato alla Procura dei video a sostegno delle sue dichiarazioni - il genitore sarebbe stato autoritario, dispotico e violento anche in ambito familiare, prima della cessione delle quote.

L’uomo avrà modo di raccontare la propria versione dei fatti al giudice, venerdì, durante l’interrogatorio.

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