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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Lasciato da solo in casa a cinque anni, ritrovato dai carabinieri per strada: genitori a processo

Il giudice Cinzia Vergine ha disposto il rinvio a giudizio della coppia accusata di abbandono di minore in merito all’episodio avvenuto il 6 gennaio scorso a Porto Cesareo

PORTO CESAREO - Lasciato da solo in casa a cinque anni, mentre dormiva, perché il padre doveva accompagnare la moglie al lavoro, ma durante la loro assenza si era svegliato e si era allontanato per più di un chilometro, per poi essere ritrovato in pigiama dai carabinieri sulla provinciale 112.

E’ questa la vicenda avvenuta a Porto Cesareo il 6 gennaio scorso di cui dovrà rispondere la coppia nel processo che si aprirà l’8 gennaio nel tribunale di Lecce.

A disporre il rinvio a giudizio degli imputati, lui, di 40 anni, lei di 33, (difesi dagli avvocati Americo Barba e Angelo Vetrugno) è stato il giudice Cinzia Vergine all’esito dell’udienza preliminare che si è celebrata in mattinata, durante la quale non erano state formulate richieste di rito alternativo (abbreviato o patteggiamento).

I guai per la coppia iniziarono in seguito al ritrovamento da parte dei militari del bambino che, dopo essersi svegliato, era uscito dall’abitazione camminando per 600 metri su una strada sterrata per poi attraversare la provinciale e percorrerla per altri 400, in una giornata le cui condizioni meteo annunciate dalla Prefettura erano avverse.

I loro nomi furono iscritti sul registro degli indagati aperto dal pubblico ministero Donatella Palumbo con l’accusa di abbandono di minore, e la madre e il figlio finirono in una comunità.

La famiglia si è riunita lo scorso luglio, dopo che gli accertamenti svolti dal tribunale per i minorenni aveva escluso dipendenza da alcol o sostanze stupefacenti da parte di entrambi gli indagati.

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