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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Nardò

Due anni fa finì in carcere per maltrattamenti, arriva l’assoluzione

La sentenza ha riguardato un 44enne neretino accusato di aver maltrattato e aggredito con un sedia la moglie, colpendo con un calcio anche il figlio di 7 anni. Per i giudici: “Il fatto non sussiste”

NARDO' - Ha trascorso dieci giorni in carcere, poi un mese ai domiciliari, con l’accusa di aver aggredito in più circostanze, sia verbalmente che fisicamente, la moglie anche alla presenza dei figli di appena 2 e 7 anni, colpendo in un'occasione quest’ultimo con un calcio. Ma alla fine è stato assolto perché il fatto non sussiste. 
La sentenza è stata emessa nelle scorse settimane dal collegio composto dal presidente Roberto Tanisi e dalle colleghe Annalisa De Benedictis ed Elena Coppola che ha condiviso le argomentazioni della difesa, rappresentata dall’avvocato Massimo Muci e, contestualmente, ha revocato la misura del divieto di avvicinamento alla quale l’uomo, L.F., un 44enne di Nardò, era ancora sottoposto.
Stando alla denuncia sporta due anni fa dalla convivente, l’imputato le avrebbe reso la vita impossibile, manifestando nel tempo maggiore violenza, come quando le avrebbe spinto una sedia addosso procurandole lesioni. 
Durante il dibattimento, però, alcuni familiari dell’uomo residenti nella stessa palazzina, avrebbero negato i maltrattamenti dichiarando che le offese e le aggressioni verbali sarebbero partite proprio dalla moglie. 

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