A caccia di specie protette con apparecchi vietati: uno fugge, l'altro fermato
I forestali del comando stazione di Gallipoli, nelle campagne intorno a Galatone, hanno sorpreso un 67enne di Lecce. Aveva già abbattuto tre capi di tordo bottaccio. Sequestrato materiale e fucile. Un altro uomo è riuscito a fuggire abbandonando uno zaino con dentro un centinaio di cartucce
GALATONE – Cosa non si fa per riuscire ad avere la meglio sugli uccelli in volo, nei periodi aperti alla caccia. Sempre troppi sono coloro i quali usano richiami acustici, assolutamente fuorilegge, perché consentono ovviamente con eccessiva facilità alla preda di finire in trappola. Vale a dire, investita da qualche fucilata. Senza parlare di chi tende a colpire specie protette e verso le quali, dunque, la caccia è espressamente vietata.
I forestali della stazione di Gallipoli, dunque, hanno sorpreso in località “Bascetta”, nelle campagne di Galatone, due individui intenti ad esplodere cartucce verso specie migratorie, usando per facilitare il compito apparecchiature a funzionamento elettromeccanico. Solo che in caso il bracconiere è riuscito a fuggire.
Non è andata meglio a un 67enne di Lecce, che possedeva un richiamo corredato di un sofisticato altoparlante e di telecomando. In più, aveva in dotazione ben tre nastri in grado di riprodurre versi di specie migratorie.
Il materiale e tre capi di tordo bottaccio già abbattuti sono stati sottoposti a sequestro penale, insieme al fucile e alle cartucce. Per l’uomo è scattata la denuncia per aver abbattuto specie di avifauna selvatica nei cui confronti la caccia è vietata.
Nel secondo caso, invece, come detto, avvenuto sempre nella stessa zona, alla vista degli agenti del corpo forestale, la persona che anche in quel caso si esercitava avvalendosi di richiami vietati, è subito fuggita, abbandonando però uno zaino. Dentro, un centinaio di cartucce a piombo spezzato, sequestrate.
