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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Taviano

A Cento i carabinieri dedicano una sala al collega salentino scomparso

Alessadro Manzo morì a 22 anni in un incidente nel bolognese. Originario di Taviano, in due anni di servizio si fece apprezzare da tutti. Alla sua memoria, una celebrazione, alla presenza dei suoi famigliari, visibilmente commossi

 

CENTO – Aveva solo 22 anni, una carriera con buone prospettive ed un carattere d’oro per il quale aveva da subito legato con i colleghi. Alessadro Manzo, carabiniere in servizio a Cento, città del ferrarese, originario di Taviano, scomparve all’improvviso in un tragico incidente avvenuto la sera del 27 gennaio 2009, a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna https://www.lecceprima.it/cronaca/schianto-in-auto-muore-al-nord-carabiniere-salentino.html. Ma il ricordo della sua figura non s’è mai spento, nella caserma che l’aveva adottato. Alessandro Manzo era alla sua prima esperienza “sul campo” dopo il periodo di formazione e, sebbene ancora molto giovane, durante i quasi due anni di servizio presso la stazione dei carabinieri di Cento, si è dimostrato in possesso di grandi doti umane e professionali, come hanno ricordato colleghi e superiori. Ieri, dunque, alla sua memoria, presso il comando della compagnia dei carabinieri di Cento, si è svolta la cerimonia d’intitolazione della “Sala convegno”.

Ad accogliere i genitori e il fratello, quest’ultimo ufficiale presso l’Accademia militare di Modena, tutti visibilmente commossi, erano presenti il generale di brigata Vittorio Tomasone, comandante della legione “Emilia-Romagna” dell’Arma, il sindaco di Cento, Piero Lodi, i rappresentanti delle forze dell’ordine della città ed una rappresentanza dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo. La cerimonia è stata preceduta da una messa celebrata presso la Chiesa dei Servi dal cappellano militare della legione carabinieri Emilia-Romagna, don Giuseppe Grigolon.

Nel corso della commemorazione, dopo la scopertura della targa posta all’ingresso della sala, il generale Tomasone ha preso parola per porre l’accento sul legame instauratosi tra i carabinieri ed i familiari, evidenziando i valori etici e professionali che, grazie all’educazione ed al senso di appartenenza all’istituzione, il militare aveva dimostrato di possedere.

Il colonnello Antonio Labianco, comandante provinciale dell’Arma, ha ricordato il modo in cui il militare salentino “impressionò favorevolmente per le peculiari qualità militari, morali e caratteriali e per la rara sensibilità umana”, aggiungendo che “la naturale disponibilità nei rapporti umani verso colleghi e superiori, irradiava positivamente l’ambiente nel quale si trovava ad operare facendolo assurgere rapidamente  a figura di riferimento” e concludendo con il riferimento allo “stile esemplare ed impeccabile con il quale indossava l’uniforme che era pari solo al suo senso del dovere”. Al termine, la signora Liliana, mamma del carabiniere, ha voluto esprimere i suoi sentimenti di gratitudine e d’immensa gioia per l’iniziativa assunta dall’Arma.

Alessandro Manzo.-2-2Durante la cerimonia, il comandante della compagnia di Cento, capitano Mattia Virgillo, ha letto il messaggio inviato per l’occasione dal sindaco di Taviano, Carlo Portaccio, che non ha fatto mancare neanche un coreografico omaggio floreale, peculiarità del comune salentino, ed ha inteso esprimere a nome della cittadinanza i suoi “ringraziamenti ed il compiacimento per l’iniziativa” assunta dai carabinieri  quale segno “di vicinanza ed affetto alla famiglia del carabiniere Alessandro Manzo”.

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