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Cronaca

A lezione di botti, per evitare le stragi di fine anno

Per la seconda domenica consecutiva, i carabinieri di Lecce hanno allestito uno stand in Piazza Sant'Oronzo per fornire informazioni sui botti di fine anno. Massiccia la presenza di giovani e adulti

Un botto di Capodanno è da sempre uno dei rituali maggiormente preferiti dai giovani e meno giovani per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. L'imperizia, nel maneggiare fuochi pirotecnici, a volte, però, può esser pagata a caro prezzo. Negli anni si sono succeduti nomi colorati e fantasiosi per definire la "polveriera dell'anno", ribattezzata "Saddam Hussein", "Lecciso", o in passato "il pallone di Maradona" capace di provocare danni consistenti e gravi incidenti, soprattutto tra i più giovani.

Il bollettino dei feriti nella notte di San Silvestro è sempre molto pesante, anche se negli ultimi anni, soprattutto nel Salento si registra una lieve, seppur graduale, inversione di tendenza. Le nuove generazioni appaiono più sensibili alla potenziale pericolosità e incidentalità provocate dall'utilizzo superficiale dei botti illegali, anche grazie alla campagna di sensibilizzazione e di ascolto intrapresa dai carabinieri, che costantemente nel periodo pre-natalzio organizzano incontri con gli studenti, categoria a forte rischio, per spiegare quanto possa essere pericoloso accendere una miccia e compromettere per sempre la funzionalità di una mano o di un arto.

Per la seconda domenica consecutiva, si è rinnovato l'appuntamento in Piazza Sant'Oronzo, con una lezione dei carabinieri della compagnia di Lecce. Nonostante le condizioni meteo poco favorevoli per il freddo pungente e le nuvole minacciose di pioggia, vi è stata una grande affluenza di pubblico ittorno allo stand allestito dai militari. Il filo rosso della giornata è stato la sensibilizzazione nei confronti di adulti e bambini, sull'utilizzo dei fuochi pirotecnici, usati per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Sono stati illustrati i "botti" di fabbricazione illegale e legale, quelli "innocui" e la lista dei più pericolosi. Sono state proiettate delle equenze molto forti su quali possano essere gli effetti, a volte devastanti, provocati dalla deflagrazione di questi giochi, spesso veri e propri ordigni dal potenziale simile ad una bomba.

Giovani e meno giovani, accorsi in gran numero, hanno posto incessanti domande ai militari con gli adulti maggiormente interessati sul tema della sicurezza. La campagna di mobilitazione proseguirà anche nei prossimi giorni; le forze dell'ordine saranno presenti in altri istituti scolastici della città e della Provincia, altri luoghi particolarmente "sensibili" salentino. Gli artificieri, già nei giorni scorsi, hanno incontrato gli studenti della scuola media Quinto Ennio, di Lecce, e gli alunni degli istituti di Lizzanello, Surbo e San Pietro in Lama. Si spera, in tal modo, di scongiurare qualsiasi tragedia di fine anno, limitando i danni, confidando nella maturità degli "artificieri di San Silvestro".

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