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In una zona vincolata / Castrignano del Capo

Abitazione con piscina al posto del deposito: in azione le ruspe della procura

Eseguita questa mattina la demolizione di un fabbricato di oltre 360 metri quadri in zona “Serre” nel territorio di Castrignano del Capo. Era stato autorizzato come deposito agricolo, ma in realtà si è poi realizzata un’abitazione abusiva

CASTRIGNANO DEL CAPO - Su disposizione della procura di Lecce  è stata data esecuzione questa mattina alla demolizione di un fabbricato in zona “Serre” del comune di Castrignano del Capo sul quale pendeva una sentenza penale di condanna per la realizzazione di costruzione abusiva.

Si tratta di un immobile destinato a civile abitazione della consistenza di 367 metri quadri realizzata in assenza della relativa concessione edilizia e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Secondo quanto reso noto dal procuratore Leonardo Leone De Castris la realizzazione della costruzione è avvenuta non solo stravolgendo il criterio di proporzione fra terreno e volumetria, ma anche compromettendo le finalità dello strumento urbanistico.

Infatti è stata realizzata un’opera con una destinazione esclusivamente residenziale e non un deposito ad uso agricolo cosi come  era consentito in origine dai titoli autorizzativi. Questo, spiga la procura, lo si evince con certezza dalla costruzione anche di una piscina, mai autorizzata.

La procedura di esecuzione, a seguito della sentenza di condanna, ha fatto si che questa mattina la stessa procura intervenisse con l’ausilio della ditta incaricata per la demolizione.Sul posto anche i carabinieri. L'intervento anche in questo caso riguarda opere per le quali i proprietari hanno ritenuto di non adempiere spontaneamente, e principalmente  per le strutture realizzate in zona paesaggistica o con altri particolari profili di irregolarità.

A breve sono previsti ulteriori interventi in zone di particolare pregio ambientale come quella di questa mattina per il recupero del patrimonio paesaggistico. Oltre agli interventi eseguiti direttamente dalle imprese incaricate dalla procura, hanno raggiunto quota 350 le costruzioni gia demolite autonomamente dagli interessati, diffuse prevalentemente lungo la costa del Salento.

Infatti, in molti casi di sentenze di condanna, con pena sospesa a condizione che la costruzione venga demolita, gli interessati provvedono a demolire di loro iniziativa, anche per fruire dei benefici ed evitare la richiesta di revoca della sospensione, altrimenti attivata dalla procura.

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