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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Carmiano

Abusi sessuali sulla moglie e le figlie, condannato a 10 anni un 38enne albanese

Avrebbe molestato e abusato sessualmente della moglie e delle due figlie di 10 e di 12 anni (all'epoca dei fatti). L'uomo, un albanese di 38 anni, residente a Carmiano, è stato condannato a 10 anni di reclusione in abbreviato

 

LECCE – Avrebbe molestato e abusato sessualmente della moglie e delle due figlie di 10 e di 12 anni (all’epoca dei fatti). Protagonista di questa triste storia di violenze e abusi consumati in ambito familiare, un operaio albanese di 38 anni, da anni residente a Carmiano. Una brutta storia per cui è stato emesso un primo importante verdetto: l’uomo, infatti, è stato condannato a 10 anni di reclusione al termine del giudizio con rito abbreviato. L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Carmen Ruggiero, aveva invocato una condanna a 18 anni di reclusione. La sentenza è stata emessa da gup Carlo Cazzella, mentre l’imputato era assistito dall’avvocato Luciano Rizzello.

Il 38enne albanese, tutt’ora detenuto, fu arrestato il 18 luglio del 2011 sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Lecce, Alcide Maritati, su richiesta del sostituto procuratore Carmen Ruggiero. Secondo quanto accertato dagli investigatori, l'uomo, frequentemente, in stato di ubriachezza, maltrattava la moglie ingiuriandola, percuotendola, lanciandole contro oggetti e minacciandola. In particolare, in un’occasione , la donna sarebbe stata minacciata anche con un coltello. L’imputato avrebbe avuto stesso atteggiamento violento anche nei confronti del figlio più piccolo. Gli abusi sessuali nei confronti della moglie e delle due figliolette avvenivano in casa: l'uomo, in numerose occasioni, avrebbe costretto la moglie a subire rapporti sessuali, percuotendola con calci e pugni e immobilizzandola sul letto. Stesso trattamento per le due bambine che avrebbe costretto, anche contemporaneamente, con violenza e minacce, ad avere rapporti sessuali completi con lui. Alle bambine diceva di non raccontare nulla a nessuno, altrimenti le avrebbe picchiate.

Le indagini sono cominciate quando la moglie, dopo un ennesimo episodio di violenza avvenuto in famiglia, ha denunciato tutto agli agenti della Squadra mobile, raccontando come il marito violento e sempre in stato di ubriachezza, la costringeva a subire quotidianamente violenze e percosse, anche per futili motivi. La donna ha anche riferito di essere venuta a conoscenza solo successivamente della terribile realtà che riguardava le proprie figlie, dopo che la più piccola, di nove anni, le ha confidato cosa il padre le costringeva a fare. Le due bambine, ascoltate dal pm, hanno poi riferito che il padre le obbligava con una frequenza quasi quotidiana a subire violenze sessuali, approfittando dell'assenza della madre.

Le vittime, assistite dall’avvocato Cristiano Solinas, si sono costituite parte civile. Nei loro confronto il gup ha stabilito un risarcimento danni da quantificare in sede civile e una provvisionale.

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