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Cronaca Ugento

Abuso d'ufficio, archiviata l'inchiesta su sindaco e assessori di Ugento

L'indagine è nata dopo un esposto anonimo dell’aprile del 2012, secondo il quale sarebbe stata strumentalizzata l’attività politica nell’interesse di persone vicine ad un assessore. Al centro della vicenda, un progetto, una barca e un'associazione sportiva locale

LECCE - Il giudice per le indagini preliminari, Carlo Cazzella, ha disposto l’archiviazione del procedimento che vedeva al centro il sindaco di Ugento, Massimo Lecci, e gli assessori Salvatore Chiga, Antonio Ponzetta e Daniela Anna Specolizzi. L’ipotesi di reato: abuso d’ufficio. La vicenda riguardava l’acquisizione al patrimonio comunale la successiva assegnazione di un’imbarcazione ad un’associazione sportiva locale. Il decreto è dell’8 giugno scorso.

L’inchiesta è nata dopo un esposto anonimo risalente all’aprile del 2012, secondo il quale sarebbe stata strumentalizzata l’attività politica nell’interesse di persone vicine ad un assessore. Contestazioni che, evidentemente, il gip ha ritenuto infondate.

L’indagine dell’autorità giudiziaria, svolta tramite i carabinieri della stazione ugentina, avrebbe dunque rilevato la correttezza dell’operato degli amministratori, funzionale all’interesse pubblico.

Questo l’excursus: con nota acquisita al protocollo del Comune il 19 gennaio del 2012, l’associazione sportiva “Tempo libero” di Ugento aveva presentato il progetto “La vela per la scuola”, approvato con la delibera di Giunta numero 26 del 26 gennaio, subordinandolo alla possibilità, da parte del Comune, di reperire presso la guardia di finanza un’imbarcazione a vela con caratteristiche adeguate. Il natante sarebbe stato messo a disposizione dell’associazione.

Con una nota del 31 gennaio scorso, il responsabile del settore Affari generali aveva avanzato, presso l’ufficio del gip Tribunale di Lecce un’istanza di assegnazione definitiva dell’imbarcazione a vela denominata “Stray”. Il 3 febbraio, dunque, il giudice aveva assegnato l’imbarcazione al Comune di Ugento, con tutte le eventuali spese a carico dell’ente.

La Sezione operativa navale di Gallipoli della guardia di finanza ha consegnato l’imbarcazione al responsabile del Settore Affari Generali del Comune di Ugento il 20 febbraio, acquisita al patrimonio comunale il giorno successivo, e quindi resa all’associazione “Tempo libero” per realizzare il progetto.

Con la determina numero 1140 del 23 agosto 2012, il nuovo responsabile del settore Affari generali ha poi specificato che la consegna della barca all’associazione sarebbe stata da intendersi meramente a titolo di custodia e sorveglianza, e non per proprio uso esclusivo. Nello stesso provvedimento si è impegnata, a favore di un’agenzia marittima, la somma di 847 euro, Iva inclusa, per procedere alla determinazione del valore dell’imbarcazione, alla definizione di una stima dei costi di ripristino per la navigabilità e alla verifica dell’effettiva opportunità di procedere allo sdoganamento e all’immatricolazione.

Una perizia, acquisita al protocollo il 16 novembre 2012, ha permesso di quantificare in  108mila euro la stima dei costi di ripristino della barca e in 5mila il suo valore, allo stato in cui si trovava. Preso atto di ciò, con una nota del 4 febbraio di quest’anno, il responsabile del settore Affari generali ha avanzato al giudice competente un’istanza di revoca del provvedimento di assegnazione dell’imbarcazione.

Quest’ultimo, con un provvedimento del 7 maggio 2013, acquisito al protocollo comunale il 14, ha rigettato l’istanza, disponendo la distruzione dell’unità di diporto. Per dare esecuzione, il 14 giugno 2013 è stata incaricata una ditta autorizzata, senza alcun onere a carico del Comune.

Lecci e Chiga erano rappresentati dall’avvocato Sergio De Giorgi, Specolizzi dall’avvocato Massimo Fasano e Ponzetta dall’avvocato Ezio Garzia. 

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