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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Acciuffato dopo la rapina, condanna a 5 anni e mezzo

Marcello Impellizzeri, 23enne di Lecce, l'8 maggio scorso tentò il colpo nella Banca popolare di Galatone, ma fu prima inseguito da un vigilante della Sveviapol e infine arrestato dai carabinieri

LECCE - E' stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione, Marcello Impellizzeri, 23enne di Lecce, già noto alle forze dell'ordine, accusato della rapina compiuta lo scorso 8 maggio ai danni della Banca popolare di Galatone, in via Manara, in pieno centro (si tratta di una traversa di via XX Settembre). Il processo è stato celebrato questa mattina con giudizio abbreviato dinanzi al gup Nicola Lariccia.

In quella calda mattina di primavera il 23enne tentò il classico colpo con il taglierino, poi sfumato per l'intervento tempestivo di una guardia giurata della Sveviapol che stava passando proprio in quel momento a piedi. Accortosi di quanto stava avvenendo, il vigilante fece allontanare alcuni clienti che, ignari, stavano per entrare in banca, e si mise sulle tracce del rapinatore. Prima sparando due colpi in aria, con la pistola d'ordinanza, intimandogli l'alt, poi inseguendolo a piedi. Impellizzeri fu bloccato e arrestato grazie all'intervento dei carabinieri.

Un piano studiato attentamente da Impellizzeri, che era entrato nella banca indossando una parrucca e impugnando un taglierino. L'arma consueta dei rapinatori, perché quasi mai rilevatata dai metal detector. Il 23enne si era quindi avvicinato ad una donna che aveva la figlia di pochi anni in braccio e che stava per eseguire un'operazione ad uno sportello e le puntò il taglierino alla gola, accontentandosi dei soldi che la cassiera aveva in quel momento in mano, mille e 250 euro. L'allarme fu, però, immediato, e gli uomini comandati dal capitano Stefano Tosi avevano intanto già predisposto in pochi minuti un imponente dispositivo.

Il giovane leccese fu individuato poco dopo, nascosto in un cortile, alle spalle di un passaggio a livello. Dopo averlo accerchiato, i carabinieri riuscirono ad arrestarlo, recuperando parrucca, soldi e busta. Il taglierino, gettato via, durante la fuga, fu recuperato e posto sotto sequestro in un secondo momento. Per clienti e dipendenti della banca, fortunatamente, tanta paura ma nessuna conseguenza.

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