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Cronaca Nardò / piazza tre palme

Petardo, bastonate e coltellata: follia durante la festa patronale

Un 32enne ferito, un 25enne denunciato per l'aggressione e una 22enne per favoreggiamento. Più l'auto del padre della vittima danneggiata. E' successo a Nardò durante le celebrazioni di San Gregorio

NARDO’ – San Gregorio Armeno è detto anche l’Illuminato. I devoti sostengono che se a Nardò, nel 1743, i morti a causa di un violento terremoto furono solo poco più di un centinaio, cifra contenuta rispetto alla violenza distruttiva di un sisma che avrebbe potuto provocare una strage d’immani proporzioni, fu grazie alla sua intercessione.

Eppure ieri sera il Santo non è riuscito a illuminare le menti di alcuni giovani locali che hanno dato vita a una sorta di terremoto, durante e dopo i festeggiamenti in suo onore nel centro storico, fra le piazze Tre Palme e Salandra. Bilancio finale: un ferito con percosse e un taglio provocato da un coltello e due denunciati. Uno per l’aggressione e l’altra, una ragazza, per favoreggiamento personale. Non solo. Di mezzo è finita anche un’autovettura danneggiata da un grosso petardo. E’ quella del padre del ferito. Ma per capire bene cosa sia accaduto (o almeno alcune delle fasi), bisogna andare procedere in ordine.

Tutto ha avuto inizio quando presso il pronto soccorso del “Sambiasi”, l’ospedale neretino, i sanitari si sono visti davanti un 32enne. Aveva una ferita d’arma da taglio a un braccio. Dopo le prime cure, si è deciso di trasferirlo presso il “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, per accertamenti, dove è arrivata anche una volante del commissariato neretino. Nel frattempo, infatti, era stata avvisata la polizia. Prassi, quando arrivi qualcuno con ferite sospette, che lascino presupporre un’aggressione.   

Il 32enne ha avuto una prognosi finale di quattordici giorni e nel frattempo i poliziotti neretini hanno avviato una rapida investigazione con il personale della squadra mobile per ricostruire i fatti. Sembra, dunque, che durante festeggiamenti in piazza, poco prima fosse scaturita una lite tra il 32enne e altri giovani del posto. Tutti soggetti conosciuti dalla vittima.

La lite – i cui motivi non sono stati del tutto chiariti – sembrava terminata dopo qualche schermaglia, senza particolari conseguenze. Ma il “bello” (si fa per dire) doveva ancora venire. Poco dopo, infatti, sembra che il 32enne sia stato avvisato per telefono dal padre. Qualcuno ha pensato bene di collocare un grosso petardo sotto l'auto, provocando danni.

Il 32enne ci ha messo un attimo a capire a chi attribuire la paternità dell'episodio e così si sarebbe dato alla ricerca degli stessi giovani con cui aveva litigato pocanzi, trovandoli a breve. La nuova lite, però, sarebbe stata a quel punto molto più violenta, quasi una resa dei conti, nella quale però il 32enne è stato costretto alla resa per forze impari. L’uomo, infatti, prima sarebbe stato colpito con un bastone telescopico e dopo anche accoltellato a un braccio, alzato forse a protezione del corpo per parare il fendente.

Tant’è: proprio dalle dichiarazioni del 32enne i poliziotti sono risaliti al presunto aggressore, o almeno a quello con cui ha avuto in particolare la colluttazione finale. Si tratta di un 25enne, anch'egli di Nardò. Questi è stato rintracciato e denunciato per lesioni aggravate.

Fra i presenti alle concitate fasi, vi sarebbe stata anche una 22enne di Galatina, che però, non rispondendo alle domande e quindi non collaborando con la polizia, è stata deferita per favoreggiamento personale. Gli accertamenti sono comunque ancora in corso, sia per quanto riguarda il danneggiamento dell'auto, che solo presuntivamente, per ora, si può attribuire al gruppetto con cui il 32enne ha avuto il pesante screzio, sia sui motivi stessi che hanno portato a momenti di pura follia nella festa patronale, che s'è conclusa proprio ieri "col botto".

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