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Cronaca Rudiae / Via Girolamo Marcianò, 22

Ferito da una coltellata mentre aspetta l’amica. Spuntano anche due bossoli

Vicenda dai contorni poco chiari quella accaduta in via Marcianò, intorno alle 22. Mentre una 45enne è entrata in un condominio, l'amico che attendeva all'esterno è stato raggiunto da una lama e il finestrino dell'auto mandato in frantumi. Prima di salire in ascensore, la donna ha notato due individui armati

LECCE - “Lascio il mazzo di chiavi alla mia amica e torno giù. Aspettatemi in macchina”. Sono le parole pronunciate da una 45enne, intorno alle 22 di martedì, mentre si apprestava ad entrare in un condominio, al civico 22 di  via Girolamo Marcianò, nei pressi di viale Giuseppe Grassi, a Lecce. Un’azione semplice, che non avrebbe dovuto presentare colpi di scena. E che, invece, si è conclusa con una modalità assurda.

Fuori dal portone dell’edificio, la coppia di amici che attendeva la 45enne aveva parcheggiato la propria Citroen 4, aspettando con pazienza. Ma la donna, ancor prima di salire in ascensore, ha notato – nell’atrio della palazzina – un paio di individui dal fare sospetto. Uno dei due, successivamente descritto come un ragazzo di alta statura, vestito con un giubbotto scuro ed un cappello di colore chiaro, aveva in mano  una pistola. Atterrita, la 45enne ha immediatamente avvisato telefonicamente gli amici, facendo partire una chiamata  dall’ascensore, che l’attendevano per strada, facendo loro una serie di raccomandazioni, tentando di metterli in guardia.

Restituite le chiavi alla sua conoscente, e scesa senza perdere un attimo al piano terra per raggiungere il resto della comitiva, si è ritrovata davanti alla scena: il finestrino del veicolo della coppia di amici era stato mandato in frantumi. E non è tutto. Il dettaglio più inquietante sta nel fatto che il conducente del mezzo aveva una ferita alla gamba. L’arto sanguinante, era stato colpito probabilmente da un coltello. Proprio la lama di quest’ultimo sarebbe stata utilizzata per romprere il vetro della Citroen. La 45enne si è messa alla guida dell’auto, e con l’aiuto dell’altra passeggera, ha trasportato l’uomo presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove il ferito è stato medicato.

Il personale medico del nosocomio gli ha riscontrato una lesione che è stata giudicata guaribile in circa dieci giorni. Ascoltato dagli agenti di polizia della questura leccese, nelle mani dei quali è finito il misterioso caso, l’aggredito ha riferito di non conoscere l’identità dell’individuo che gli ha procurato il taglio, né di avere sospetti su nessuno. Eppure, dalle indagini eseguite sul luogo dell’accaduto, agli investigatori non è sfuggito un altro, sconcertante dettaglio.

Sull’asfalto, infatti, nei paraggi del veicolo, due bossoli calibro 7,65, rimasti tra il mezzo e l’ingresso della palazzina dopo i colpi d’arma esplosi con ogni probabilità in aria. Ma degli autori del gesto non c’è ancora traccia e gli investigatori stanno puntando sulla presenza delle telecamere installate in zona, per districare la fitta rete dei nodi di questa assurda storia.

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