rotate-mobile
Cronaca

Accusata di non aver versato i ricavi dei beni venduti all’asta, condannata l’ex titolare dell'Ivg

E’ di tre anni, cinque mesi e dieci giorni il verdetto emesso nei riguardi di Rossana Tornese, la 47enne leccese già condannata in via definitiva sempre per peculato a più di cinque anni

LECCE - Una nuova condanna è stata inflitta a Rossana Tornese, la 47enne leccese accusata di essersi intascata, in qualità rappresentante legale dell'Ivg, società impegnata nelle aste giudiziarie, i ricavi legati alla vendita dei beni pignorati. E’ di tre anni, cinque mesi e dieci giorni il verdetto pronunciato dal giudice per l’udienza preliminare Marcello Rizzo, dinanzi al quale si è concluso ieri uno dei procedimenti che vedono la donna imputata per peculato.

La sentenza è stata emessa al termine del processo discusso col rito abbreviato e ha riconosciuto anche il risarcimento del danno, per un totale di 10mila e 500 euro, a tre persone che si erano costituite parte civile con gli avvocati Federico Presicce, Giacinto Epifani e Donato Cursano.

Già condannata in abbreviato dal giudice Sergio Tosi, l’8 maggio del 2019, per essersi appropriata della somma complessiva di 87mila euro a cinque anni, due mesi e 20 giorni (confermati in ogni grado di giudizio e nel frattempo diventati definitivi), Rosanna Tornese stavolta rispondeva di otto episodi avvenuti nel giugno del 2017. In particolare, secondo gli accertamenti svolti dal pubblico ministero Maria Vallefuoco con la Guardia di Finanza, la donna si sarebbe rifiutata di versare agli aventi diritto i ricavi scaturiti dalla vendita all’asta di beni pignorati nell’ambito delle procedure esecutive nelle quali era stata nominata commissario.

Le somme vanno da 100 a 1.500 euro per un importo complessivo di circa 5mila 250 euro.

Una volta che saranno depositate le motivazioni della sentenza (il termine preso dal giudice è stato di novanta giorni), la donna, assistita dall’avvocato Paolo Pepe, valuterà il ricorso in appello.

Proprio nell’ambito del procedimento che si concluse con la sua condanna a cinque anni (come detto diventata definitiva), la 37enne finì nel carcere di Roma, città dove soggiornava al momento dell’arresto, poi in quello di Lecce, ottenendo i domiciliari qualche giorno dopo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accusata di non aver versato i ricavi dei beni venduti all’asta, condannata l’ex titolare dell'Ivg

LeccePrima è in caricamento