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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Galatina

Accusata di aver raggirato anziani da soli in casa: 43enne patteggia quattro anni

Ha chiuso il suo capitolo con la giustizia Sonia Mighali, di Galatina, ritenuta l'artefice di truffe nei riguardi di tre concittadini, attraverso le quali sarebbe riuscita ad appropriarsi di piccole somme di denaro

GALATINA - Ha patteggiato quattro anni di reclusione per l’accusa di aver raggirato anziani, approfittando del fatto che fossero soli in casa, riuscendo a impossessarsi dei loro soldi.

La sentenza nei riguardi di Sonia Mighali, 43 anni, di Galatina, è stata emessa nei giorni scorsi dalla giudice Simona Panzera che ha così accolto la richiesta di concordare la pena avanzata attraverso l'avvocato difensore Carlo Gervasi.

Truffa aggravata e furto con strappo erano i reati contestati alla donna che, nel luglio del 2020, aveva rimediato (in abbreviato) una condanna a due anni e due mesi, più la multa di 400 euro, proprio perché ritenuta responsabile di aver derubato un anziano al quale avrebbe mostrato disponibilità sessuale.

Tre, invece, gli episodi, avvenuti nel 2020, oggetto dell’ultimo procedimento: il primo risale al 28 novembre, quando Mighali si sarebbe presentata alla porta di un uomo di 90 anni, fingendo di essere un’amica della figlia; entrata in casa, avrebbe chiesto in prestito dieci euro, ma il malcapitato non avrebbe fatto in tempo ad aprire il portafogli per consegnarle i soldi che lei gli avrebbe sfilato dalla mano una banconota di venti euro.

Nel secondo episodio, avvenuto l’11 dicembre, la donna, spacciandosi per la dipendente di un bar vicino avrebbe chiesto aiuto a una 76enne, sostenendo di aver bisogno di una tanica per acquistare carburante perché aveva l’auto in panne; varcata la soglia, avrebbe chiesto soldi e anche in questo caso, dopo aver ricevuto una prima somma, di venti euro, avrebbe strappato dalle mani della vittima altre dieci euro.

L’ultima vicenda, il 17 dicembre: l’imputata avrebbe finto di essere la titolare di un piccolo negozio di alimentari della zona, riferendo a una donna di 74 anni, di aver bisogno di soldi per fare rifornimento perché doveva andare a prendere il figlio, impegnato in una recita in un istituto religioso. Inscenando questo copione, avrebbe convinto l’anziana a consegnarle venti euro, e poi su ulteriore sollecitazione, un’altra banconota da venti.

In tutte e tre le circostanze, Mighali avrebbe evaso i domiciliari, misura alla quale era sottoposta proprio nell’ambito del procedimento che, come detto, si concluse con la sua condanna.

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