Addetti alle pulizie delle scuole, è giallo sugli stipendi mancanti
I 400 dipendenti Intini Source attendono le retribuzioni di dicembre e gennaio. Oggi nuovo incontro presso la Prefettura con i vertici Miles, Intini e sindacati ma la situazione non si sblocca. Possibile il ricorso alle vie legali
LECCE - Che fine hanno fatto gli stipendi degli addetti alle pulizie degli istituti scolastici della Provincia di Lecce? La domanda sorge spontanea, alla luce di quanto emerso dal tavolo convocato presso la Prefettura di Lecce, per chiarire le responsabilità nel ritardo dei pagamenti. Al termine dell’incontro con il capo di gabinetto Guido Aprea, i responsabili del consorzio Miles, di Intini Source ed i rappresentanti dei sindacati di categoria, il giallo è tutt’altro che risolto.
“L’unica certezza è che il ministero dell’Istruzione ha liquidato tutto il saldo del 2011, come ha comunicato in una nota scritta la dott.ssa Stellacci, dirigente dell’ufficio scolastico regionale– spiega la responsabile provinciale Uiltucs, Antonella Perrone – Le somme che sarebbero dovute transitare nelle mani di Miles e poi dell’azienda Intini, sembrerebbero essersi perse nel tragitto”.
L’anello intermedio nella catena dell’appalto, Miles, ha comunicato di non aver ricevuto l’accredito, e vanta crediti pregressi di 8 milioni di euro nei confronti del ministero dell’Istruzione. Per la segretaria Uiltucs si tratta, però, di un falso problema:” I consorzi, anche a fronte di un eventuale ritardo nei pagamenti, hanno l’obbligo di erogare le retribuzioni. Le stesse fatture ricevute dal ministero, del resto, sono superiori all’importo che poi verrà versato ai dipendenti”.
Dal canto suo, Intini rivendica un credito accumulato di 15 milioni di euro. Nel dubbio, il capo di gabinetto Aprea si è riservato di effettuare ulteriori verifiche, minacciando l’eventuale messa in mora del Consorzio.
Il dramma di 400 famiglie si prolunga, così, di giorno in giorno: all’appello mancano due mesi (dicembre e gennaio) e i sindacati promettono battaglia. “Ascolteremo il parere dei legali per poi mettere in atto tutte le azioni utili a tutelare i diritti dei lavoratori”, spiega Antonella Perrone.
In questo rimpallo di responsabilità, il servizio di pulizie continua ad essere garantito dal personale, a titolo quasi gratuito, e Uiltucs non esclude la possibilità di chiedere al Cns (il Consorzio nazionale dei servizi, a capo del Miles) o allo stesso ministero dell’Istruzione, di rispondere in solido dei ritardi accumulati.
