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Cronaca Aradeo

Addio Pino Zimba, i tamburelli oggi suonano solo per te

Si sono svolti ad Aradeo i funerali di Pino Zimba, il noto tamburellista deceduto a 55 anni per una grave malattia. Centinaia le persone giunte da tutto il Salento per l'ultimo saluto all'artista

Un fiume di persone, amici, parenti, fan della sua musica e dell'uomo, sono giunti ad Aradeo, in provincia di Lecce, dalle prime ore del pomeriggio per dare l'ultimo saluto a Pino Zimba, il tamburellista dell' "Officina Zoè", della Notte della Taranta, di "Sangue vivo", l'emblema della musica popolare salentina scomparso a 55 anni nella notte fra martedì e mercoledì a causa di una grave malattia.

Tutti si ritrovano nella piazzetta del quartierino popolare, dove al primo piano di una palazzina c'è l'abitazione della madre e lì il feretro di Pino Zimba. La piazza è stracolma di gente e la commozione diventa insopportabile quando la bara sta per uscire dall'edificio per farsi largo tra folla. Giù applausi. S'alza il ritmo della pizzica, battuto su decine di tamburelli. Mani che preferiscono suonare piuttosto che asciugarsi lacrime. Un suono ditirambico che non si fermerà più fino a quando il feretro giungerà sul sagrato della chiesa.

Le stradine di Aradeo si riempiono di ritmo per l'ultimo concerto di Pino. Già, lui sembra essere qui, tirare il ritmo agli altri componenti del gruppo, casomai dovessero calare di tempo. "Non fatemi fare brutta figura", sembra dire. E allora le mani battono, percuotono le pelli di capra per dare vita al suono inconfondibile della pizzica. Di una pizzica "pura", questa volta, che viene da dentro, che ha le mascelle contratte per esorcizzare la morte, ma che continua a suonare. E' una pizzica, questa, che non potrà mai essere esportata, ma custodita nel profondo del cuore per animi schietti e sinceri. Come era quello di Pino Zimba.

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