Adelchi, chiuse indagini preliminari sulle erogazioni
La Procura di Lecce ha concluso le indagini preliminari sull'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato contestata ad Adelchi Sergio, il magnate del calzaturiero di Tricase e amministratori
Redazione
16 giugno 2011 13:50
LECCE - La Procura di Lecce ha concluso le indagini preliminari per la presunta maxi truffa all'Inps contestata ad Adelchi Sergio, il magnate del calzaturiero della zona di Tricase. Nell´avviso, emesso dal pubblico ministero Giovanni De Palma, compaiono anche i nomi di dei suoi figli, Sergio Adelchi Sergio, 28 anni e Cinzia Sergio, 39 anni, oltre ad Ippazio Salvatore Prete, 47 anni di Matino ed Eugenio Scanera, 33 anni, di Tricase.
L´inchiesta è stata avviata nel 2007, in seguito ad una segnalazione dell´Inps alla guardia di finanza. L´Istituto di previdenza sociale aveva constatato che 787 dipendenti messi in mobilità dalla Nuova Adelchi spa e 188 lavoratori provenienti dalla Calzaturificio Adelchi srl furono riassunti alcuni giorni dopo la loro iscrizione nelle liste da altre società. La guardia di finanza di Gallipoli ha così scoperto che le aziende che avevano provveduto alle assunzioni (Centro ricerche calzature srl, Magna Grecia srl, calzaturificio Knk srl, Gsc Palst srl, Servizi tecnici aziendali srl) erano riconducibili al gruppo aziendale di Adelchi Sergio. Società che hanno così potuto beneficiare di ingenti sgravi fiscali.
Le aziende, comunque, non sono state toccate dal provvedimento della Procura. Sotto sequestro erano finite proprietà private, come abitazioni e terreni (ben ventotto immobili, fra cui una villa faraonica a Santa Cesarea Terme) per un valore di 16 milioni di euro e le quote di nove società collegate, per altri 8 milioni di euro.
Ma il 7 aprile scorso i Tribunale del riesame ha recovato il sequestro, derubricando il reato di truffa aggravata in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Le motivazioni, però, non sono ancora state depositate. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giuseppe De Simone, Stefano Luna, Americo Barba e Giuseppe Russo.
L´inchiesta è stata avviata nel 2007, in seguito ad una segnalazione dell´Inps alla guardia di finanza. L´Istituto di previdenza sociale aveva constatato che 787 dipendenti messi in mobilità dalla Nuova Adelchi spa e 188 lavoratori provenienti dalla Calzaturificio Adelchi srl furono riassunti alcuni giorni dopo la loro iscrizione nelle liste da altre società. La guardia di finanza di Gallipoli ha così scoperto che le aziende che avevano provveduto alle assunzioni (Centro ricerche calzature srl, Magna Grecia srl, calzaturificio Knk srl, Gsc Palst srl, Servizi tecnici aziendali srl) erano riconducibili al gruppo aziendale di Adelchi Sergio. Società che hanno così potuto beneficiare di ingenti sgravi fiscali.
Le aziende, comunque, non sono state toccate dal provvedimento della Procura. Sotto sequestro erano finite proprietà private, come abitazioni e terreni (ben ventotto immobili, fra cui una villa faraonica a Santa Cesarea Terme) per un valore di 16 milioni di euro e le quote di nove società collegate, per altri 8 milioni di euro.
Ma il 7 aprile scorso i Tribunale del riesame ha recovato il sequestro, derubricando il reato di truffa aggravata in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Le motivazioni, però, non sono ancora state depositate. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giuseppe De Simone, Stefano Luna, Americo Barba e Giuseppe Russo.
Redazione
16 giugno 2011 13:50
