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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Adelchi, la Regione è in fuga dalle responsabilità"

Il presidente Gabellone scrive al governatore Vendola per destinare anche ai lavoratori di Tricase le risorse dell´Accordo di programma. Dal "Comitato Frascaro" delusione per le promesse disattese

LECCE - Tutt´altro che risolta, la vertenza degli addetti alle pulizie delle scuole nella provincia di Lecce pagati a singhiozzo a causa del contenzioso tra il Miur e le aziende che hanno in appalto il servizio, diventa oggetto di una missiva del presidente della Provincia, Antonio Gabellone inviata agli onorevoli Maria Stella Gelmini, Giulio Tremonti e Raffaele Fitto, rispettivamente ministro della Pubblica istruzione, dell´Economia e degli Affari regionali.

"La Provincia di Lecce, a seguito delle tensioni registrate sul territorio per i ritardi accumulati nel pagamento degli stipendi destinati ai lavoratori - si legge - si è attivata tempestivamente allo scopo di concorrere, di concerto con le organizzazioni sindacali, alla individuazione di possibili soluzioni."

"Chiedo quindi ai rappresentanti del Governo di poter intervenire per facilitare l´erogazione dei fondi per il pagamento delle fatture da parte delle scuole ai Consorzi assegnatari in capo ai quali vi è l´obbligo retributivo per la corresponsione delle mensilità maturate dai lavoratori - continua il presidente - al contempo, auspico che la Direttiva del Miur numero103, non pregiudichi alle Istituzioni scolastiche di assicurare tutti i servizi essenziali per tutelare i raggiunti e apprezzabili standard di igiene e qualità non effettuabili con il solo ricorso al personale interno".

Sullo stesso tema era già intervenuto anche l´onorevole del Pd, Teresa Bellanova attraverso un´interrogazione parlamentare rivolta al ministro Gelmini.

"In questi mesi si sta continuando a protrarre una situazione difficilissima per i lavoratori ex lsu e quelli dei cosiddetti appalti storici operanti presso gli istituti scolastici italiani - si legge - 1200 unità prestano servizio sul territorio salentino e pur rappresentando una risorsa fondamentale, vivono nell´incertezza del proprio futuro lavorativo, scaturita dalle decisioni che il Ministero interpellato ha adottato".

"Nel corso di questi mesi l´interrogante ha presentato numerose interrogazioni in merito ed è stato anche presentato un ordine del giorno in Assemblea, accolto dal Governo, teso ad individuare le opportune risorse finanziarie che consentissero la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. Va rilevato, però, che la situazione non è cambiata".

L´onorevole Bellanova descrive poi le ricadute negative della direttiva n.103, adottata dal ministero, che proroga gli appalti alle ditte esterne solo fino al giugno 2011: "tale direttiva nei fatti va a confermare la nota sul programma annuale 2010 che ha ridotto del 25 per cento la spesa per gli appalti ed imposto agli istituti scolastici la riduzione del servizio ed il conseguente aumento dei carichi di lavoro del personale interno e degli stessi collaboratori scolastici".

"Il ministro interrogato - conclude l´onorevole - dovrebbe intervenire con urgenza per rimuovere i tagli di risorse e di organico previsti dal programma annuale 2010 e congiuntamente rivedere la direttiva sopra menzionata, inserendo una postilla che salvaguardi i lavoratori".


Vertenza Adelchi: ""Regione in fuga dalle responsabilità
Il presidente Gabellone scrive al governatore Vendola per destinare anche ai lavoratori di Tricase le risorse dell´Accordo di programma. Dal "Comitato Frascaro" delusione per le promesse disattese.

LECCE - La grave crisi che ha colpito il comparto Tac del Salento, e in particolare il disagio degli operai Adelchi, ancora in attesa di una risposta riguardo al loro futuro lavorativo, richiedono soluzioni immediate attraverso la messa in atto dell´Accordo di programma del 2008.

Oggi è tornato sulla questione anche il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone con una lettera inviata al governatore di Puglia, Nichi Vendola.

"Con riferimento all´Accordo di Programma del 2008 -si legge nella missiva- ho appreso dalla stampa che, in data 16 febbraio, con una sua missiva indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico On. Paolo Romani, veniva richiesto di estendere l´A.d.P. ai 102 lavoratori della Franzoni filati S.p.A di Bari e al Gruppo Adelchi di Tricase".

"L´8 aprile 2010, si riunì presso il MiSE il Tavolo interistituzionale- ricorda Gabellone- a conclusione del quale fu concordato di richiedere, con misure e risorse aggiuntive, l´estensione dell´A.d.P. anche a favore dell´area di incidenza del Cluster Adelchi."

"Pertanto, pur comprendendo le azioni che devono essere attivate per far fronte alle problematiche occupazionali del nord barese- continua - ritengo che le risorse finanziarie debbano essere utilizzate in via prioritaria per la reindustrializzazione del perimetro territoriale per cui è stato sottoscritto l´Accordo e per il riassorbimento dei 700 lavoratori espulsi dal Gruppo Adelchi".

La lettera del presidente Gabellone fa evidentemente riferimento all´ultimo incontro tenuto presso il ministero dello Sviluppo Economico il 17 febbraio, in cui la promessa di estendere anche ai lavoratori Adelchi le condizioni previste dall´Accordo di programma 2008 (modellato sull´analogo caso Filanto), è stata disattesa con comprensibile delusione sa parte degli stessi operai di Tricase.

"In questo momento tale strumento risulta essere l´unica strada perseguibile e l´unico mezzo per tornare a parlare di lavoro e di formazione mirate all´occupazione e utilizzare tutto ciò ai fini del consenso, creando false aspettative nei lavoratori, è disgustoso! - si legge in un comunicato inviato dal "comitato Michele Frascaro" che riunisce i lavoratori - se l´anno scorso il nostro Governatore di Regione, affermò che Adelchi sfuggiva al confronto, oggi noi possiamo dire che Nichi Vendola sfugge alla Puglia e ai pugliesi! Non crediamo assolutamente che una missiva cartacea possa avere lo stesso valore della sua presenza al Ministero, il suo impegno in questo caso non è da considerarsi pari alla gravità della situazione. Siamo più che mai delusi dalla politica e dalle istituzioni che non hanno mosso un dito contro una classe imprenditoriale che ha devastato il nostro territorio".

Ma la delusione si estende anche nei confronti della magistratura che "ancora non ha portato alla luce il risultato delle indagini, dopo le denunce dell´anno scorso e - si legge nel comunicato, in riferimento alla richiesta di concordato preventivo avanzata dall´azienda per il risanamento dei debiti accumulati - doppiamente delusi da una magistratura che consente un concordato preventivo farsa, considerando validi i voti dei "parenti" di Adelchi Sergio a cui sono intestate alcune aziende del gruppo e al contempo creditori chirografari".

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