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Cronaca Centro / Viale dell'Università

Automobilisti sfrontati, pedoni sbadati e ciclisti naif: benvenuti su viale dell'Università

E' su questa strada che si concentrata tutta la rabbia e la spocchia al volante. Ma poi bisogna fare i conti anche con un pessimo progetto di viabilità, concepito come "viale Giardino", ma che di fatto si è dimostrata una lingua di asfalto pericolosissima

LECCE – Almeno i semafori funzionanti. Se l’amministrazione comunale, con i mezzi di cui dispone, repressivi e di indirizzo (etico possibilmente), non è in grado di debellare il tiro a segno degli automobilisti leccesi verso i pedoni e i ciclisti, allora almeno quelli: i semafori funzionanti. Perché a Lecce, se non s’è capito, quando un automobilista vede da lontano un pedone attraversare le strisce, oppure una bicicletta, piuttosto che rallentare e far passare, sentendo dentro, che è una goduria, trasalire senso civico ed educazione, pigia invece sull’acceleratore. Devo passare prima lui. E non ce n’è per nessuno.  Ma non sono esclusi, però, da questo delirio di viabilità, pedoni che rispondono nel mezzo della carreggiata al telefonino, ciclisti contromano, che credono di poter ignorare i segnali stradali sol perchè siedono in sella ad una bici.

E allora, l’unico modo per tentare di fermare gli automobilisti indisciplinati è il semaforo. Perché della multa se attraversano col rosso hanno terrore. Ma è su viale dell’Università che c’è il peggio. Un pessimo progetto di viabilità, concepito come “Viale Giardino” (vi ricordate i proclami su cosa sarebbe dovuto diventare?), mentre invece è la strada del pericolo costante. Se siete arrivati nella lettura dell’articolo fino qui, provate ora a inserire nel riquadro della ricerca sull’home page di LeccePrima, in alto a destra, la parola chiave “viale giardino”.

Ecco quel che abbiamo scritto in tutti questi anni. E’ cambiato qualcosa? Le domande da rivolgere all’amministrazione comunale, Lavori pubblici, Traffico e mobilità, sindaco, sarebbero a questo punto decine. Ma non saremo noi a porre domande. Lo faranno i cittadini, come in qualche modo hanno già avuto modo di fare nei commenti che hanno lasciato per l’ultimo episodio di cronaca riportato ieri sul nostro giornale.

Dovrebbero essere letti quei commenti, dagli amministratori, alcuni dei quali pertinenti, altri no, altri ancora che consigliano soluzioni anti-tragedie. Leggeteli, amministratori. E comunque le domande all’amministrazione leccese le porranno le associazioni o i semplici cittadini. Come ha fatto Adoc di Lecce, per esempio,  che denuncia sempre in ordine all’investimento di eri: “Viale dell'Università, i cui semafori pedonali sono costantemente spenti da più di un anno. Già nel luglio scorso avevamo protocollato una istanza di riattivazione dei semafori, inviata all'ufficio Mobilità ed in particolare al dirigente comunale Maurizio Guido. Tale segnalazione non ha avuto mai alcun tipo di riscontro”.

E aggiungono: “Quello che è accaduto ieri, con l'investimento di due ragazze è quello che può accadere in ogni momento! L'amministrazione non si può trincerare dietro un dito o dietro, come si legge oggi, sull'abbassamento obbligato delle luci. Con i semafori pedonali attivi quello che è accaduto ieri non sarebbe mai successo. L'avevamo detto, nessuno ci ha ascoltato”.

Scrive Cesare De Carlo, un lettore: “Ho letto del terribile incidente in cui sono state travolte due studentesse sulle strisce pedonali nei pressi di  Porta  Rudiae e mi sono chiesto, e insieme a me chissà quanti altri, come mai  una città come Lecce, che vive anche di notte, non attua tutti quegli accorgimenti per l'incolumità delle persone? Oggi l'assessore al ramo del Comune ha dichiarato che una parte di colpa è degli alberi non potati e che, a breve riprenderà il taglio dei rami e che, inoltre l'illuminazione è ridotta per adeguarsi alla legge regionale  e risparmiare. Ma si può risparmiare sulla pelle delle persone? I risparmi vanno fatti altrove”.

Assessore al ramo, se queste sono le sue affermazioni, crede davvero che il problema sia legato alla potatura degli alberi, all’illuminazione e alle leggi regionali? Ad un problema, per così dire, di manutenzione ordinaria delle cose? Certo, semafori che funzionano e visibilità garantita sulle strade centrali è il minimo che possa fare, che le compete, ma forse, insieme alla potatura degli alberi e agli elettricisti non crede che il problema sulla inciviltà al volante debba essere affrontato in modo serio e determinato? Così come l'educazione stradale per i pedoni, ciclisti compresi.  Lecce Capitale europea della cultura passa da qui. Ed il semaforo, per ora, è ancora rosso. 

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