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Ore di follia a Lecce / Rudiae / Via Martiri D'Otranto

Minaccia passanti, ferisce automobilista e morde poliziotto a una mano: 32enne in manette

Rocambolesco arresto nella giornata di ieri ai danni di un giovane, originario del Ciad, accusato di vari reati tra cui tentata estorsione, violenza privata, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere

LECCE – Ha avvicinato passanti per strada chiedendo denaro e minacciandoli con cocci di bottiglia prima di darsi alla fuga e poi ferire un automobilista e, infine, dare un morso alla mano di uno dei poliziotti che cercava di fermarlo: sembra la scena di un film ed, invece, è solo una sintesi del rocambolesco arresto di Hassan Issa, 32enne originario del Ciad, nel pomeriggio di ieri, nei pressi della stazione di Lecce, effettuato dagli agenti della sezione volanti della Questura di Lecce.

Il giovane, senza fissa dimora e con precedenti penali, è finito in manette per minaccia aggravata, tentata estorsione aggravata, violenza privata, lesioni aggravate, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti ad offendere.

I fatti. Tutto è iniziato ieri, intorno alle 15.40, quando una volante è intervenuta in viale Lombardia, per la segnalazione della presenza di una persona in stato di alterazione psicofisica per via dell’alcol, che minacciava alcuni passanti, rispettivamente un 48enne, una 62enne e un 51enne di Mesagne.

I tre, all’arrivo dei poliziotti, hanno raccontato di essere stati avvicinati, da un giovane di origine straniera, visibilmente ubriaco, su via Martiri d’Otranto, che aveva chiesto loro del denaro. Una volta ricevuta risposta negativa, l’uomo aveva iniziato ad insultarli e poi a minacciarli. I tre avevano provato ad allontanarsi ma il 32enne aveva continuato a seguirli. Poi, nei pressi di viale Lombardia, l’arrestato aveva raccolto una bottiglia di vetro da terra, rompendola e impugnandone il collo per rivolgerlo contro le vittime in segno di minaccia, continuando a chiedere soldi.

Da lì la decisione di chiedere l’intervento della polizia. Una mossa risultata azzeccata, in quanto il 32enne si era effettivamente allontanato, intuendo le intenzioni dei tre.

Dopo aver raccolto la testimonianza del gruppo di Mesagne, condotto in Questura per formalizzare la denuncia, i poliziotti hanno avviato le ricerche del soggetto sulla base dell’identikit fornita dalle vittime, identificandolo nel 32enne, finito in manette.

L’uomo, vistosi accerchiato dalle forze dell’ordine, ha opposto resistenza, scagliandosi contro i poliziotti e mordendo alla mano destra uno di loro (rimasto ferito con prognosi di sei giorni), sferrando pugni e schiaffi agli agenti, nel tentativo di sfuggire al controllo. Ma gli agenti sono comunque riusciti a immobilizzarlo e a effettuare una perquisizione personale, in cui si ritrovava all’interno della tasca destra un coltello multiuso.

L’uomo, condotto in Questura, è stato subito riconosciuto dai tre passanti di Mesagne come colui che li aveva minacciati poco prima per estorcere denaro. Inoltre, nelle stesse ore, è emerso che il 32enne sarebbe lo stesso che aveva aggredito poco dopo e ferito un 34enne di Galatina, in via Oronzo Quarta, mentre quest’ultimo si trovava all’interno della propria vettura, una Fiat Bravo.

Senza motivo, il 32enne arrestato gli aveva chiesto il motivo della sua sosta in zona, bloccando lo sportello dell’autovettura e impedendogli di uscire. Poi si era scagliato contro di lui con una bottiglia di vetro ed estraendo dalla tasca un coltello, procurandogli una ferita all’avambraccio sinistro con prognosi di 10 giorni.

L’automobilista aveva cercato di allontanarsi con la vettura ma il 32enne glielo aveva impedito ponendosi davanti e lanciandogli delle pietre. Visto quanto accaduto, l’automobilista si era risolto di contattare il 113, riuscendo a liberarsi dell’aggressore, e a portarsi in Questura, dove ha riconosciuto l’arrestato come l’autore del suo ferimento e sporgendo denuncia.

All’esito degli accertamenti di rito, lo straniero veniva tratto in arresto e su disposizione del pubblico ministero di turno Francesca Miglietta e associato alla casa circondariale di Lecce in attesa di giudizio. L’uomo, per il quale è stato convalidato l'arresto in carcere, è difeso dall’avvocato Velia Pennetta.

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