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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione nel reparto speciale, due agenti di polizia penitenziaria feriti

Il sindacato Osapp denuncia un episodio avvenuto ieri nell'ospedale civile, durante il piantonamento di due detenuti. Uno di loro avrebbe iniziato a dare in escandescenza. Gli agenti hanno riportato prognosi di 10 e 15 giorni

 

LECCE – Due agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti, nel tardo pomeriggio di ieri, ed hanno riportato prognosi di dieci e quindici giorni ciascuno, a causa dell’aggressione subita da un detenuto che, per motivi non ancora del tutto chiari, avrebbe dato in escandescenza, mentre si trovava ricoverato nel reparto speciale dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

La notizia è stata diffusa dal sindacato di polizia penitenziaria Osapp, il quale denuncia, tramite il segretario generale nazionale Domenico Mastrulli, il fatto che “purtroppo si continuano a registrare nelle periferie continui episodi di aggressioni gratuite nei confronti della polizia penitenziaria, rendendo abbastanza evidente la grave situazione di carenza di personale che fa da contraltare al sovraffollamento nelle carceri”.

Mastrulli, nell’esprimere solidarietà ai due agenti, sollecita “i vertici dipartimentali a prendere urgenti soluzioni volte a risolvere i gravi problemi di sicurezza che oramai attanagliano la casa circondariale di Lecce, ma anche i restanti penitenziari pugliesi, a quota 4mila e 500 detenuti, rispetto a quella regolare di 2mila e 450 posti letto”. “L’istituto penitenziario di Borgo San Nicola – ricorda il segretario del sindacato - a Lecce ospita mille e 375 detenuti contro una capienza regolamentare di 650 posti letto”.

Per quanto riguarda l’episodio di ieri, i due agenti stavano piantonando la stanza in cui sono ricoverati altrettanti detenuti, quando, all’improvviso, uno di loro, un 30enne di Barletta, avrebbe iniziato a urlare e a rompere suppellettili. Intervenuti all’interno, nel tentativo di bloccarlo e calmarlo, hanno riportato varie lesioni.

“Il personale di polizia penitenziaria, sebbene in sotto organico - scrive anora l’Osapp- svolge con abnegazione, sacrificio istituzionale e senso del dovere le proprie mansioni Istituzionali”. Problemi come questo nascerebbero dal fatto che “il nucleo traduzioni e piantonamenti, oltre a registrare una carenza di circa quaranta unità rispetto alla sua costituzione, poiché ne erano previste 150 ma attualmente sono circa 110, lavora con mezzi obsoleti e logorati, non degni di un corpo di polizia”.

“L’episodio accorso nel reparto speciale dell’ospedale civile di Lecce ieri sera, riguardante l’aggressione da parte di uno dei due detenuti ricoverati e piantonati a carico degli agenti accorsi alle grida, stigmatizza la scarsa disponibilità di un’amministrazione che dovrebbe disporre, secondo norma, ogni singolo detenuto almeno tre agenti di scorta”, denuncia Mastrulli. Il quale così conclude: “Siamo pronti a non firmare responsabilmente per quello che accade e per la scarsa qualità della vita nei penitenziari il protocollo d’Intesa locale che riguarderà la piattaforma contrattuale dei 640 baschi azzurri di Borgo San Nicola di Lecce, finché non ci saranno concrete garanzie contrattuali e rispetto per la vita dei poliziotti”.

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